A tu per tu con Enzø incredibile formazione
Dicembre 15, 2024Con grande gioia diamo il benvenuto alla band Enzø, formazione poliedrica che sta facendo incetta di consensi coi suoi lavori musicali. Recentemente impegnata nella promozione del lavoro “Wah”, pubblichiamo con estremo interesse l’intervista alla band Enzø, grati e onorati per il loro tempo e la cortesia riservataci! Scopriremo interessanti retroscena musicali e di vita dei componenti, la formazione Enzø si svelerà con quelle che sono le collaborazioni, fra le quali con Red&Blue, le esperienze, e i progetti futuri. Tuffiamoci in questo mondo speciale e diamo un caloroso benvenuto alla band Enzø!
Com’è nata la vostra passione per la musica?
Romano: “Non saprei dirti come è nata la mia passione per la musica. I miei genitori mi hanno raccontato che una delle mie parole è stata Lacche Loli, cioè Rock’n’roll. Quindi credo che ho sempre portato dentro di me questo seme di follia autolesionista che è l’amore per la musica. Perché come cantava un grande della musica: Love will tear us apart again.”
Danilo: “Non saprei, poiché non lo ricordo. Mi è stato raccontato che ero poco più di uno spermatozoo, mentre mio padre suonava e a casa si ascoltava musica. Quindi ecco un raro motivo per cui essere nato non è stato poi così male”
“Enzø” vogliamo sapere di più dei vostri superpoteri…!
Nessun superpotere. Solo urgenza di esprimerci, di raccontare quello che ci cova dentro senza peli sulla lingua. Ormai siamo adulti e abbiamo diverso disagio da tirare fuori, parecchie cose da urlare a squarcia gola. Pensiamo sia meglio che questo sfogo sia accompagnato da una bella colonna sonora.
Come è stato concepito il lavoro “Wah”?
Come tutti i pezzi degli Enzø: si parte da una jam, la registriamo, raccogliamo quello che funziona, lo facciamo a pezzi, lo ricomponiamo, lo arrangiamo e il pezzo è fatto. Il testo invece è frutto di una riflessione su come le nostre vite procedano tra obblighi e vizi, seduti davanti a un bar ci raccontiamo di voler cambiare il mondo ma poi ritorniamo nel meccanismo masochistico di questa vita di sacrifici solo per sopravvivere, castrando le ambizioni e alienando il libero arbitrio.
Il lavoro è accompagnato da un video?
Si. Un video realizzato home made, in puro spirito punk. DIY or DIE, che è molto più figo di scrivere che avevamo finito tutti i soldi e ci siamo dovuti arrangiare. WAH è una canzone che ideologicamente è quella che più ci rappresenta e meritava un video. Un po’ di riprese con lo smartphone, un po’ di animazioni gentilmente offerte da Maria Caruso (@moofdesign), qualche footage stock, un po’ di creatività e il video è venuto fuori nonostante le pezze al culo 😀
Il lavoro sarà contenuto in un EP/Album?
è il primo brano di Noisy Ass Makes You Smile, il nostro primo album che uscirà per la Overdub Recordings il 27 dicembre 2024, registrato presso il Monolith Recording Studio. Un disco che arriva dopo due ep registrati in casa e uno split live con i The Mushrooms di Napoli.
Com’è stato il percorso dall’esordio ad oggi?
Il percorso è stato rilassato. Non ci siamo mai imposti niente: nessuno stress, solo punk e profonda amicizia.
Quali sono le vostre influenze artistiche?
Romano: ”Sono innumerevoli. Io ascolto di tutto da Pino Daniele ai Jesus Lizard, passando per i Primus per finire a Colin Stetson. Quindi nel mio modo di suonare e concepire la musica non c’è nessuno schema, seguo le sensazioni.”
Danilo: ”Ci sarebbe molto da dire, ma mi definisco un ascoltatore in primis. Dall’HC Punk all’HC digital, dalla psichedelia Rock a quella elettronica, dall’ambient al Grindcore, non sembra, ma il passo è breve”
Quali sono le vostre collaborazioni musicali?
Romano: ”In passato ho suonato con tantissime band come bassista/cantante o solo bassista. I miei ultimi gruppi prima degli Enzø sono stati gli St1ven S1gal di Rovereto (TN), band noise rock/no wave e gli Atacama Death Experience, duo basso e batteria sludge metal. Adesso suono solo con gli Enzø.”
Danilo: ”Considerato che ho cominciato suonando la chitarra, per poi iniziare a sbraitare dietro un microfono già da ragazzino, per poi fallire miseramente dietro un basso, da quando ho scoperto la batteria sono state varie le band in cui ho suonato, dallo Stoner/Doom al Thrash/Death Metal, dal Math al Grindcore (Omen Mortis, Globetrotter, Tetano, Teverts, Detonhate, Amphist). Attualmente suono con gli ENZØ e con i Mauled.”
Quali sono i contenuti che volete trasmettere attraverso la vostra arte?
A noi non va di trasmettere niente. Vogliamo cantare o urlare quello che ci passa per la testa, suonandolo nel modo più pazzo possibile. Però, sicuramente siamo contenti nel vedere la gente ballare o pogare mentre suoniamo perché questo vuol dire che stiamo donando alle persone un po’ di felicità, anche se effimera e temporanea.
Parliamo delle vostre pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?
Come dicevamo prima, abbiamo pubblicato 2 ep autoprodotti “4 Stories about Sadness, Anarchy and Fucking Morons” e “People Suck. We Suck. You More.” e uno split live con i superamici The Mushrooms “Live & Unease”. L’attività live va un po’ a tentoni ma con il tempo abbiamo costruito un piccolissima fan base che viene entusiasta a sentirci. In alcune città abbiamo lasciato il cuore, non diciamo dove altrimenti qualcuno potrebbe restarci male. In merito ai concorsi non ce ne frega proprio niente, la musica non è competizione, è condivisione.
Cosa ne pensate della scena musicale italiana? E cosa cambiereste/migliorereste?
Romano:”La scena underground italiana pullula di realtà incredibili e di persone che ci mettono cuore e cervello in quello che fanno. Sulla scena mainstream invece stendo un velo pietoso. Non sono così arrogante da pensare di poter migliorare o cambiare qualcosa, sicuramente mi piacerebbe vedere più posti dove poter suonare o ascoltare musica dal vivo e meno sgomberi di luoghi di aggregazione e condivisione.”
Danilo: “In questo paese c’è una linea sottilissima tra l’essere e l’apparire, a prescindere che si parli di underground o che si parli di mainstream. Ci sono contesti fatti di musica che viene dal cuore, così come di musica fatta col culo. Il fatto è che il culo vince troppo spesso. Lungi da me l’essere presuntuoso, ma se fossero solo i cuori a parlare, ci sarebbe molta più onestà, molti più posti dediti alla condivisione e molti meno magnaccia a sfruttare tante povere menti illuse”
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigliate di ascoltare?
Tutti 😃
Quali sono i vostri sogni nel cassetto?
Romano:”Il cassetto l’ho venduto anni fa per pagare le bollette. Scherzo! Il mio sogno è quello di riuscire a fare il più possibile quello che mi piace ed evitare tutto ciò che mi nuoce.”
Danilo: “Mi piace sognare, anche se non mi capita da tempo. Piuttosto sono sempre per il mettere in pratica ciò che più amo, con tutto me stesso, buttando il sangue a fiotti, ma sfanculando persone e cose che mi intossicano.”
Grazie mille dell’intervista e un grazie enorme a te che sei arrivat* fino a qui per leggere i nostri sproloqui. Siate ciuccign* sempre!