Un caffè con Fab

Un caffè con Fab

Marzo 20, 2021 0 Di master

Fab è un diminutivo, che sta per…? Fabulous, fantastic, fanatic? Non proprio… non per quanto riguarda il nome dell’artista, ma questi sono aggettivi che ben si addicono alla sua musica. Artista evanescente e inarrestabile, i suoi brani hanno raggiunto il grande pubblico e ricevuto ampi consensi, come Mostri su SkyTg24.com, adesso Fab ci onora con le sue parole e uno spaccato della sua vita artistica e personale, concedendoci con grande gentilezza questa intervista. Entriamo nel vivo di questo interessante incontro!

Com’è nata la passione per la musica?

“…la mia non è una vera e propria passione ma più una necessità ho sempre pensato che esprimere ciò che si ha dentro attraverso un’arte possa avere un impatto più genuino e puro

Cosa significa e com’è nato il nome FAB e il suo personaggio, il suo sound?

“…Fab è il mio diminutivo io mi chiamo Fabrizio ma gli amici, per comodità, mi chiamano ‘FAB’, non c’è nessun personaggio dentro o dietro di me… io sono quello che esprimo un sensazione come una coperta calda un pigiama sul termosifone… un tramonto visto da un molo ad ottobre una tazza the caldo mentre fuori nevica… tutto molto tranquillo e rilassante un mondo a parte in cui ritrovarsi per stare meglio una medicina per il cuore e una cura per l’anima!”

Come è stato concepito il lavoro GATTI?

“…amo scrivere di notte sapere che il mondo dorme che la Luna accende le mie sensazioni più nascoste… ‘Gatti’ è nata così piano piano dolcemente come una ninna-nanna con l’aiuto del maestro Diego Genta poi l’abbiamo vestita con un bel giro di piano… eh that’s all…”

 

E com’è nato il suo videoclip?

“…Per caso Amo Monesi era una vita che non salivo li la neve ha risvegliato in me dei ricordi che pensavo di non avere più… sai io sono “di mare” da li ho voluto scegliere proprio un posto “incontaminato”, ovvero un luogo dove gli unici momenti passati son stati ingenui, spensierati e spontanei…ringrazio la mia Ilaria che mi ha tirato fuori dentro tutte queste emozioni riportandomi li…”

Com’è stato il percorso dall’esordio ad oggi?

“…Esplosivo troppe cose arrivate… che manco mi aspettavo…”

Quali sono le influenze artistiche?

“…La natura… la notte le stelle… la mia vita… son cresciuto con Lucio Battisti, Tozzi, Venditti… la linea è questa….”

Quali sono le collaborazioni musicali?

“…A livello di studio ho collaborato con diverse persone del posto alcune perse, altre ancora in contatto… ma sai la musica è come la vita bisogna saper lasciare indietro qualcosa per poter andare avanti…”

E le collaborazioni nel lavoro in promozione?
 
“…Sono nelle mani di Sorry Mom ringrazio tantissimo Luca che è come un fratello mi ha sempre aiutato in momenti di sconforto e poi è l’unica vera certezza in questa realtà così venduta… poi naturalmente abbraccio tantissimo Saretta… ”

Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la musica?

“…Come ti ho anticipato prima… per me la musica è una medicina per il cuore e una cura per l’anima e spero sempre che chiunque ascolti i miei brani possa stare meglio…”

Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa      cambieresti/miglioreresti?

“…Nulla in particolare ognuno ascolta quello che gli piace non credo che ci debba esser uno standard… la musica una volta pubblicata diventa nostra… sta a noi poi scegliere… non ce la impone nessuno…”

Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigliate di ascoltare?

“…Ho altri 3 brani Mente, Luna e Mostri quella che a me fa ancora tanto  male cantare è Mostri… prova con questa…”


Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?

“…In entrambi i casi la vivo come va vissuta. mi tengo lontano dai giornali e  telegiornali. e cerco di vivere la mia vita preservando la saluta sia mia che quella di chi mi circonda…”

Quali sono i programmi futuri?

“…Sorridere di più…”