“Ghibli”, la nostalgia delle origini per Marcello Romeo
Febbraio 16, 2022Terzo estratto dall’album “Dolce Amaro”, raccolta di 12 brani, alcuni dei quali inediti altri rivisitazioni di brani già pubblicati, il singolo “Ghibli” del cantautore bolognese Marcello Romeo rappresenta un ritorno alle origini ; una dedica agli italiani nati in Libia, nel gusto di tornare bambini e ricercare quei profumi, quei colori, quei momenti, quella musicalità così lontana ormai. Un video evocativo ed affascinante https://youtu.be/7_b2lW3_95c accompagna il brano; il cantautore immagina di essere nuovamente nel suo paese natale con Melissa nei panni di due turisti coinvolti in mille avventure… Nel brano Marcello si è avvalso della collaborazione di Ettore Cimpincio per la cura meticolosa degli arrangiamenti, della voce di Melissa La Giglia (cantautrice e attrice nel video), di Ghourrabou Brahim, personaggio della vita notturna live bolognese, della regia di Milo Barbieri e della supervisione del discografico producer Raffaele Montanari. Gli abbiamo posto 3 domande per saperne di più…
Come nasce questo brano?
“Ghibli” nasce da una poesia di Nadia Verocchi e dal ricordo delle origini. Si tratta di un pensiero comune che hanno tanti italo-libici, cioè il sogno, simile alla saudade brasiliano, di una forma struggente di malinconia molto vicino alla nostalgia. Di questo popolo di italiani nati in Africa non se ne parla più. Anzi quasi non se ne è mai parlato. Resta solo un ricordo in chi lo ha vissuto. Il video è stato costruito su una trama iniziale scritta da me, molto più lunga, ma che per esigenze di tempo insieme al regista Milo Barbieri è stata volutamente ridotta e concentrata su alcuni punti salienti, cioè la bellezza misteriosa antica di quei tempi che oggi non abbiamo più, la ricerca di ciò che ci ha affascinato e la narrazione attraverso dei simboli (monete. mappa, scrigno, deserto, ballerini arabi). Molto importanti, per la realizzazione dell’idea, sono state le partecipazioni di Melissa la Giglia, Ghourrab Brahim, Astrid Toh .
DolceAmaro racconta un po’ la tua storia artistica, a quale brano sei più legato?
Non ne ho uno in particolare ma, “Smeraldo e Catrame”, “Zattera di Sale”, “Mani Leggere” e “Ghibli” hanno qualcosa da dire in più rispetto agli altri.
Hai progetti in cantiere?
Stiamo registrando, in PMS studio, una decina di brani nuovi, tra i quali in programma anche la continuazione di Ghibli (“Ragazza di Sabratha”). Ma al momento non so esattamente quale sarà il primo singolo in uscita nel 2022… Forse un brano dallo stampo cantautorale, nato in collaborazione con Andrea Dessì, arrangiato da Raffaele Montanari e con il prossimo coinvolgimento di una grande artista della fisarmonica bolognese…ùil titolo? Pericolosa-mente. Ma non anticipiamo troppo…
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