Daniele Nicolò: “Tutte quelle volte”, una ripartenza alla grande
Maggio 28, 2022Un ritorno alla grande, quello di Daniele Nicolò, con un progetto nuovo che gli è già valso il premio della critica al Premio Mia Martini 2021. In arrivo tante novità…
Dopo la vittoria del contest canoro di “Uno Mattina Estate” (2010) e la partecipazione al programma “I Raccomandati” (2011) in cui duetta con Luisa Corna, le “Blind Audition” a “The Voice of Italy” (2013), Daniele Nicolò torna con un progetto nuovo, frutto della collaborazione con gli autori Pietro Cunsolo e Ilario Sergi, che gli è già valso il premio della Critica al Premio Mia Martini nel 2021e da cui nasce “Tutte quelle volte”, il nuovo singolo in radio e negli stores dal 27 maggio.
“Tutte quelle volte” è la storia di un rapporto tormentato, in cui per sentirsi corrisposti ci si fa la guerra, portando l’altro al limite della sopportazione. È l’espressione della classica antitesi amore-odio, tra forze opposte, attrazione e repulsione, una miscela esplosiva che si manifesta sì nello scontro tra i due, ma è anche espressione dell’incontro tra parti di sé scisse, che desiderano ricongiungersi, si cercano senza trovarsi, finché una non si riconosce nell’altra come parte di un’unica identità. Un testo che ci racconta, quindi, di “Tutte quelle volte” in cui è stato necessario distruggere per ricreare un amore, un rapporto, o più semplicemente se stessi. In arrivo il videoclip… ma è Daniele a dirci qualcosa di più.
Come nasce “Tutte quelle volte”?
In una notte insonne dopo una lite di coppia, in cui sentivo di non essere compreso. Incomprensione che, nel tempo, ha causato uno scontro continuo in cui ci si faceva del male a vicenda. Il tutto mi ha messo davanti ad una parte di me più “oscura”, che spesso purtroppo emerge.
Come è nata la nuova collaborazione con Pietro Cunsolo e Ilario Sergi?
La collaborazione con Pietro e Ilario nasce durante il primo lockdown, quando, liberi da impegni lavorativi, abbiamo iniziato, quasi per gioco, a divertirci con la musica, creando le nostre prime canzoni. Col tempo il gioco si è trasformato in una vera collaborazione artistica.
Come si sei avvicinato alla musica?
La musica fa parte della mia vita sin da quando ero bambino, quando, in macchina con mio nonno, cantavo le sue canzoni preferite. Da allora, è sempre stata una costante nella mia vita, anche grazie alla famiglia che, tea vari sacrifici, mi ha permesso di coltivare questo sogno.
Che strumento/i suoni?
Suono il pianoforte da autodidatta, strumento fondamentale per la realizzazione dei mie pezzi.
Cosa progetti per i prossimi mesi?
I prossimi mesi mi vedranno impegnato nella realizzazione e nella promozione di altri pezzi e, contestualmente, nella partecipazione di alcuni concorsi di rilievo.
Ph: Giulio Cafasso
Artwork: Carlo Montanari