Un caffè con Irene Olivier tutto sulla sua vita e su Valentina

Un caffè con Irene Olivier tutto sulla sua vita e su Valentina

Luglio 11, 2023 0 Di master

Straordinaria intervista oggi a Irene Olivier, artista poliedrica che ci sorprende coi suoi prodigi artistici. Recentemente impegnata nella promozione del lavoro Valentina, pubblichiamo con estremo interesse l’intervista a Irene Olivier, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Entriamo più a fondo nella vita e nelle opere, Irene Olivier si narrerà con quelle che sono le collaborazioni, tra le più importanti come quelle con Red&Blue, le esperienze, e i progetti futuri. Andiamo a capofitto a fondo e diamo un caloroso benvenuto a Irene Olivier!

Com’è nata tua la passione per la musica?

La mia passione per la musica c’è sempre stata. Mi ha accompagnata fina da piccola e per questo devo ringraziare i miei genitori. Grazie a loro, sono sempre stata immersa nella musica. Dalla classica al rock si è sempre ascoltato tanto e di tutto a casa nostra.

Fin da ragazzina poi mi è sempre piaciuto cantare e provare a mettere i miei pensieri in versi.

Il passaggio però dal puro canto per piacere personale alla discografia, è arrivato circa 3 anni fa’, quando ho iniziato a collaborare con l’etichetta StragerArts.

“Irene Olivier” vogliamo sapere di più dei tuoi superpoteri…!

Niente superpoteri, solo tanto amore per la musica, ovviamente, e per altre Arti come la fotografia e il cinema. E poi si studia…sempre…

Come descriveresti la nascita di Valentina?

Parafrasando il grande Vasco, ti posso dire che Valentina “è venuta fuori già con le parole”. Sembra una cosa trita e ritrita, ma banalmente, per quel che riguarda il testo, (che è la parte della canzone che scrivo io) è uscito quasi tutto di getto.

Era il 14 febbraio, San Valentino, e stavo buttando giù qualche pensiero. Stavo pensando a quanti mazzi di rose sarebbero stati regalati in quel giorno. E chissà quanti tra questi, da uomini violenti, ossessivi, oppressivi. Da lì l’idea della “rosa insanguinata” a rappresentare l’amore violento, che non è amore; “ti regalo un fiore, ma ti lascio un livido”.

Questa è la storia di come è nata Valentina. E il titolo, adesso l’avete già capito…

Si sa che un’immagine vale più di mille parole, ma le note non sono da meno! Il lavoro è stato valorizzato da una clip?

Sì, c’è un videoclip ufficiale, ed è proprio la mia rappresentazione di “rosa insanguinata”. Ma non anticipo nulla, dovete correre a guardarlo sul mio canale YouTube 😉

È prevista l’uscita di un disco?

E’ ancora un po’ presto per parlare dell’uscita del disco, che è ancora in lavorazione e non è ancora definito al 100%, però sì, Valentina farà sicuramente parte di un album, che sarà il mio secondo, dopo V-Deocrazy del 2021.

Studi, gavetta, sudore e soddisfazioni… vogliamo conoscere la tua storia, tutto il suo percorso!

Potrei parlare per ore… ma anche sintetizzando al massimo la mia storia, vi devo raccontare un paio di cose che ho fatto prima di dedicarmi interante alla musica e che però credo l’abbiano influenzata tantissimo, involontariamente.

Per molti anni sono stata una pattinatrice di figura a livello agonistico. Questa esperienza, a parte il fatto non poco importante, che sia uno sport artistico, e legato indissolubilmente alla musica, mi ha formata nel carattere. Questo è certo.

Poi la mia altra grande passione è la fotografia, cui purtroppo mi dedico pochissimo attualmente, ma è una passione che mi ha portato anche a viaggiare molto, proprio con lo scopo fotografico. Parliamo sempre di un’Arte. E credo che le Arti siano un po’ tutte legate tra di loro. Ne ami una, le ami tutte. Questo almeno vale per me.

Poi si arriva alla musica, che c’è sempre stata, ma è diventata la cosa “più seria” durante il primo lock down, quando ho avuto del vero tempo e l’opportunità per iniziare la mia produzione discografica.

Quali sono le tue influenze artistiche?

Le mie influenze artistiche spaziano molto e credo siano il risultato di una sintesi di vari generi e artisti che ho ascoltato molto negli anni. Sicuramente sono una “figlia” di tutto il filone pop-rock a cavallo dei due millenni. Posso citare un gruppo su tutti, gli Skunk Anansie della meravigliosa Skin. Poi sicuramente i Muse, mia band preferita in assoluto, e poi negli ultimi anni non posso non ammettere di essere stata completamente travolta (e stravolta!) di Billie Eilish, che è diventata in un attimo la mia artista femminile preferita, forse, di sempre.

Quali sono le tue collaborazioni musicali?

Per il momento la collaborazione più grande è quella che c’è e c’è stata fin dall’inizio col mio produttore e compositore Marco Gabrielli, della StrangerArts Produzioni.

Ogni canzone nasce dal nostro lavoro insieme.

Poi, parlando di Valentina in particolare, posso dirvi con immenso orgoglio che il mastering del brano è stato fatto ai mitici Abbey Road Studios di Londra, dal Mastering Engineer Oli Morgan (che ha curato il mastering per Artisti come Elton John, Seal, Olivia Rodrigo, Mike Oldfield, Eminem, solo per citarne alcuni!).

E la collaborazione con Red&Blue nel lavoro in promozione?

Collaboro con Red&Blue ormai dal 2021. Hanno curato la promozione prima dei mie primi 4 singoli, dell’album di cui facevano parte, e dei due singoli successivi, usciti a fine 2022.

Ora non potevo che affidare a loro anche Valentina. E’ ormai un rapporto, direi, consolidato.

Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?

Con Valentina, molto in punta di piedi, sono entrata nel mondo di un tema tanto importante, quanto drammatico e tremendamente attuale, ovvero quello della violenza sulle donne. Se ne parla, ma mai abbastanza. Ho voluto dare la mia visione. Nel mio piccolo non pretendo di avere nessuna soluzione, ma solo tanta speranza.

In generale comunque direi che ciò che voglio trasmettere è la mia personale visione delle cose. Che io stia parlando di sogni/incubi (come è stato per gran parte delle canzoni del primo album, V-Deocrazy) o che stia trattando temi seri, è tutto filtrato dalla mia esperienza personale. Dò solo un punto di vista.

Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?

Ve l’ho già praticamente spoilerato nella risposta precedente, senza neanche rendermene conto…Non posso non parlare del mio primo album, V-Deocrazy.

E’ uscito a fine 2021, ed è un album completamente in inglese.

Il suo filo conduttore è il rapporto tra sogni e incubi che si intrecciano con la realtà, e una buona dose di mia fantasia. L’ho già presentato live nella passata stagione invernale ma diciamo che la sua promozione, unita alle canzoni nuove come Valentina, e quelle che verranno, andrà avanti nei prossimi mesi.

Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?

La scena musicale italiana credo sia “in recessione”.

Ma io faccio la mia musica, vado per la mia strada e cerco solo di migliorare sempre me stessa.

Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?

Più che un brano solo (difficile scegliere!), vi consiglierei di ascoltare il mio primo album V-Deocrazy.

Credo possa essere interessante ascoltare il mio primo lavoro accanto a quest’ultimo singolo. Ci sono delle belle differenze…Sostanziali, considerando che V-Deocrazy è formato da 8 brani, tutti in inglese. E c’è stata anche una importante ricerca a livello di suoni.  Ma credo che sia altrettanto forte il senso di una continuità artistica.

Progetti a breve e lungo termine?

 A breve termine, la pubblicazione di un nuovo singolo. Ma non vi posso svelare ancora nulla.

Un po’ più a lungo termine, la preparazione dei live per la stagione autunno-inverno.