Netri e i Laredo ci raccontano del nuovo singolo
Maggio 1, 2022Reduci dal successo del singolo “Regina triste Mai”, in attesa dell’uscita del secondo album, arriva il nuovo lavoro di Netri e i Laredo, “Finalmente ti manchi” (in radio e negli stores dal 22 Aprile); il brano delinea il dramma della convivenza con disturbi di natura psicologica, nel caso specifico di tipo alimentare, ma che in realtà si estende liricamente abbracciando ogni forma di patologia e difficoltà, anche esistenziale, con un messaggio chiaro e importante: attraverso l’accettazione del problema si compie il primo passo verso la “guarigione” e la rinascita. “Finalmente ti manchi” è un brano pop/rock, un mid tempo in cui basso e batteria danno nella strofa un andamento sincopato, per sfociare in un ritornello lineare e diretto. Le chitarre si alternano tra parti acustiche ed elettriche dando maggiore dinamica al pezzo, aiutate da inserti di sintetizzatori e fraseggi di pianoforte. A brevissimo il videoclip, intanto Riccardo Netri (front man della band) ci racconta qualche curiosità.
E’ arrivato già il secondo singolo, in attesa del nuovo album, come nasce “Finalmente ti manchi”?
Il testo della canzone è nato spontaneamente, proprio durante la stesura dell’album, pensando alle varie personalità incontrate durante il nostro cammino, è arrivato il ricordo di questa persona resa fragile dalla sua problematica, ma che era riuscita a trovare dentro se stessa una forza, quasi impensabile, per superare le difficoltà. Conoscere le proprie debolezze ed accettarle significa, in fondo, accettare noi stessi ed iniziare un processo di rinascita e miglioramento della propria qualità di vita.
Il video uscirà tra pochissimo, potete anticiparci qualcosa?
Il video non è stato semplice da realizzare, perché volevamo che rendesse in forma filmica il concetto che sta alla base del brano, ma non vogliamo dire troppo, lo vedrete prestissimo…
Del nuovo album invece che ci raccontate?
In primis c’è una novità rappresentata dalla collaborazione con l’etichetta PMS Studio di Raffaele Montanari, ma soprattutto un “ritorno”, nella formazione dei Netri e i Laredo dello storico chitarrista Andrea Ramacciotti, con noi dai tempi dei Deadly Tide.
L’album precedente “Sogni di periferia”, era il primo album di rock in italiano dopo l’esperienza hard rock con scrittura in inglese, per cui era forse meno maturo di questo secondo lavoro. Spaziava dal rock più stradaiolo fino ad arrivare ad alcune ballate sognanti, passando da sfumature punk e alternative rock. Conteneva classiche storie rock di amore, sesso, libertà, sogni, rivalsa verso la vita, evasione dalla realtà, il tutto visto e raccontato in modo alle volte serio ed onesto ma anche in modo scanzonato ed ironico.
Le canzoni di questo secondo album sono figlie di un periodo difficile di pandemia e isolamento, i testi sono più forti, a volte crudi . Per quanto riguarda la musica non ci simo voluti legare ad un genere, anche se la matrice è rock, abbiamo voluto modernizzare il suono e non porci limiti negli arrangiamenti scegliendo di volta in volta l’abito musicale che vestisse perfettamente il testo ed aiutasse ad esaltarne il significato. C’è un legame sottile fra i due album, tutti e due terminano con una ballad che parla d’amore.
Cosa pensate del panorama attuale della musica italiana?
Come direbbe un notissimo personaggio interpretato da Corrado Guzzanti “Quelo”: «C’è grossa crisi, la gente non sa più quando stiamo andando su questa terra! La gente non sa più quando stiamo facendo su questa terra! Ti chiedi “quasi quasi…”, e miagoli nel buio. Ma la risposta non è da cercare fuori: la risposta è dentro di te! E però è sbagliata…»
Progetti futuri?
Siamo musicisti semplici, ci basterebbe riuscire a finire l’album, pubblicarlo e promuoverlo anche in sede live.
Ph. Chiara Sardelli
Artwork: Carlo Montanari Brand Identity Maker
https://fanlink.to/netrieilaredofinalmentetimanchi
FACEBOOK: https://www.facebook.com/netrieilaredo/
INSTAGRAM: https://www.instagram.com/netrieilaredo/
YOUTUBE: https://www.youtube.com/c/netrieilaredo