Incontriamo ALMARIVA  formazione strepitosa, vita e curiosità partendo da FA FREDDO ANCHE AL MARE

Incontriamo ALMARIVA formazione strepitosa, vita e curiosità partendo da FA FREDDO ANCHE AL MARE

Dicembre 2, 2021 0 Di master

Diamo oggi il benvenuto alla band ALMARIVA , formazione poliedrica che sta raccogliendo ampi consensi sulle piattaforme digitali e non solo. Recentemente impegnata nella promozione del lavoro FA FREDDO ANCHE AL MARE, pubblichiamo con estremo interesse l’intervista alla band ALMARIVA , grati e onorati per il loro tempo e la cortesia riservataci! Avviciniamoci con garbo e curiosità al mondo musicale e personale dei componenti, la formazione ALMARIVA si confiderà con noi con quelle che sono le collaborazioni, come ad esempio con Sorry Mom!, le esperienze, e i progetti futuri. Tuffiamoci in questo mondo speciale e diamo un caloroso benvenuto alla band ALMARIVA !

Com’è nata la vostra la passione per la musica? La passione per la musica ci accompagna indubbiamente da sempre, ma i nostri percorsi musicali sono molto diversi. Tra chi studia, ha studiato o è autodidatta, senza dubbio siamo molto eterogenei da questo punto di vista.


Descrivi “ALMARIVA ” e i suoi pregi e i suoi difetti.
Nel nostro gruppo il principale difetto è in ugual misura il nostro punto di forza, ovvero il credere nell’importanza della partecipazione di tutti. Questo diventa un difetto soprattutto in ottica organizzativa in quanto implica che per ogni decisione sia necessario un discreto tempo di discussione, mentre dal punto di vista artistico e musicale è un grande vantaggio perché ci consente di lavorare alla nostra musica in maniera armonica e attenta, sentendoci liberi di partecipare tutti allo sviluppo di ogni singolo dettaglio del percorso che porta alla nascita di un brano.


Come descriveresti la nascita di FA FREDDO ANCHE AL MARE?
“Fa freddo anche al mare” è forse il primo brano su cui ci siamo concentrati: nato da un’idea di Matteo (chitarra), lo abbiamo inizialmente usato per “testare” qualche cantante nel primissimo periodo in cui eravamo ancora il solo nucleo strumentale e stavamo cercando una voce, circa due anni fa. Quando Daniele ha pensato al testo quasi istintivamente abbiamo avuto pochi dubbi su chi scegliere.

Si sa che un’immagine vale più di mille parole, ma le note non sono da meno! Il lavoro è stato valorizzato da una clip? Certo che si! Per il video di questo nostro secondo singolo ci siamo affidati alle idee e alla regia di Geremia Vinattieri (GenialeFilm) che, accompagnato da Francesco Giacomel (direttore della fotografia e operatore) e da Gloria Miracolo (trucco), ha diretto Matilde Padula e Giovanni Lopez come protagonisti di questa storia ambientata a Padova. Il video è stato pubblicato sul nostro canale Youtube pochi giorni dopo l’uscita del singolo nelle piattaforme di streaming.


È prevista l’uscita di un disco?
Si, abbiamo in programma la pubblicazione di un EP contenente i brani registrati presso il Black Deer Studio di Preganziol, tra cui i due singoli già disponibili. Indicativamente sarà nei primi mesi del 2022, ma stiamo ancora lavorando a programmazione e promozione dell’uscita.


Com’è stato il percorso dall’esordio ad oggi?
Il nostro percorso musicale, iniziato nel 2019, è stato fino ad ora abbastanza “lineare”. Avendo avuto da subito le idee chiare sulla direzione che volevamo prendere, abbiamo rapidamente iniziato a lavorare su musica nostra che abbiamo in parte già avuto modo di registrare con molta soddisfazione. Successivamente, con il materiale in mano, abbiamo iniziato la collaborazione con Sorry Mom! per la pubblicazione, programmazione e promozione delle uscite.


Quali sono le vostre influenze artistiche?
Essendo in cinque, ognuno di noi è inevitabilmente influenzato da elementi in cui non per forza anche gli altri si riconoscono, ma dovendo trovare dei punti in comune possiamo senz’altro nominare Daughter, The Nationals, War on Drugs e Afterhours.


Quali sono le vostre collaborazioni musicali?
Al momento non abbiamo avuto l’opportunità di collaborare con altri artisti e gruppi, vedremo in futuro.

 

E la collaborazione con Sorry Mom! nel lavoro in promozione? Sorry Mom! si sta rivelando un alleato importante per quel che riguarda la promozione delle uscite, in quest’ultimo periodo in particolare grazie al loro lavoro siamo stati molto coinvolti in interviste radiofoniche per diverse radio sia locali che nazionali. L’unico rammmarico, diretta conseguenza del periodo di incertezza in cui ci troviamo, è la difficoltà nel portare avanti la promozione più importante di tutte, quella che mette veramente in contatto con le persone, ovvero i concerti dal vivo. Ma restiamo fiduciosi e continuiamo a sperare che la situazione migliori quanto prima.

Quali sono i contenuti che volete trasmettere attraverso la vostra arte? Crediamo fortemente nel valore dell’empatia e soprattutto nei testi cerchiamo di entrare nel vivo di qualsiasi tematica che ci tocchi, che sia direttamente o indirettamente. Le canzoni che faranno parte dell’EP hanno in comune il tema della riflessione interiore legata alle varie difficoltà che la vita ci mette davanti. Siamo convinti che ogni persona possa rispecchiarsi nelle parole e nel mood che le canzoni vogliono dare. In sintesi, vorremmo che chi ascolta si senta capito e non abbandonato anche nei momenti più bui perché, anche quelli, forgiano le persone che siamo.


Parliamo delle vostre pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi? Abbiamo pubblicato il nostro primo singolo, “Quello che rimane” a luglio e il secondo “Fa freddo anche al mare” a fine ottobre. Ovviamente non serve dire che con la testa siamo già al prossimo! Per quanto riguarda i concerti, questa estate abbiamo avuto la fortuna di suonare in diverse belle situazioni: il Summer Nite Festival a Mogliano, il Trevisioni Festival a Treviso e l’apertura del concerto dei Gazebo Penguins al c.s. Bocciodromo di Vicenza, tutti eventi che per motivi diversi ci hanno riempito il cuore. Non abbiamo invece ancora avuto modo di partecipare a concorsi.

Cosa ne pensate della scena musicale italiana? E cosa cambiereste/migliorereste? Onestamente crediamo che ci sia un grande movimento di artisti molto capaci ma che purtroppo venga spesso oscurato dal mainstream delle canzoni facili. Ci sono molti musicisti che, in sordina, riescono a riempire i piccoli club e ad alcuni di noi piace particolarmente cercarne sempre di nuovi. Per quanto riguarda la scena è difficile pensare a cosa cambiare proprio perché la scena è formata dalla gente e quindi cambiare la scena significherebbe cambiare la gente. Sarebbe sicuramente terapeutico per tutti non limitarsi all’ascolto di ciò che è commerciale soprattutto perché grazie alle piattaforme digitali c’è la possibilità di ampliare i propri orizzonti a livelli infiniti. In sostanza ci vorrebbe più sostegno per gli artisti emergenti.


Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigliate di ascoltare? Consigliamo ovviamente il nostro primo singolo, “Quello che rimane”, uscito a luglio e accompagnato dal video di Marco Da Re.

Come state vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19? Il periodo di pandemia ci ha spinto a dedicarci alla musica, sia come rifugio sicuro che come valvola di sfogo. Di fatto il periodo di lockdown è stato “prolifico” dal punto di vista delle idee che abbiamo avuto modo di elaborare e che hanno contribuito allo svilupparsi di nuove canzoni. Tuttavia, l’altro lato di questa medaglia è la situazione della musica live, che stenta tutt’ora a ripartire a pieno regime. La difficoltà nel riuscire a pianificare con sicurezza concerti ed eventi va sicuramente a tarpare le ali a tutti i gruppi emergenti che hanno voglia di farsi conoscere e non aspettano altro che un posto dove suonare.

 

Quali sono i vostri programmi futuri? Attualmente stiamo lavorando alla programmazione dell’uscita del terzo singolo che sarà disponibile all’inizio del prossimo anno e alla successiva uscita dell’EP completo; inoltre abbiamo già idee per nuovi altri video e contenuti, ma è ancora troppo presto per parlarne. E ovviamente, cosa più importante di tutte, stiamo continuando a lavorare a musica nuova.