A tu per tu con Gioia, la sua vita e la sua concezione musicale svelate in questo incontro
Maggio 27, 2021Straordinaria e interessante intervista oggi a Gioia, artista poliedrica che sta raccogliendo ampi consensi sulle piattaforme digitali e non solo. Recentemente impegnata nella promozione del lavoro FRATELLI, leggiamo con senso di empatia l’intervista a Gioia, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Scopriremo interessanti retroscena musicali e di vita, Gioia si svelerà con quelle che sono le collaborazioni, tra le più importanti come quelle con Red&Blue, BIT Records, Massimo Buonomo, VademaMusic, le esperienze, e i progetti futuri. Ma largo ai convenevoli, diamo un caloroso benvenuto a Gioia!
Com’è nata tua la passione per la musica?
Credo sia nata insieme a me. Da bambina giocavo sempre con una radio portatile di quelle con le cassette a nastro. Registravo i miei show musicali dove cantavo, inventavo melodie e coinvolgevo pure mio fratello che doveva fare il presentatore dello show. Ho ancora qualche cassetta.
Descrivi “Gioia” e il suo personaggio, i suoi pregi e i suoi difetti
Il personaggio non c’è. Entrambe le canzoni, sia il singolo “Fratelli” che la bonus track “Mean girl”, rispecchiano bene come sono fatta. Ad esempio la mia semplicità, e la mia insicurezza. Che è un grande difetto.
Da un incontro o da uno scontro, tutto può essere ispirazione. Com’è nato il lavoro FRATELLI?
La canzone l’ho scritta un pomeriggio nel giardino di amici di famiglia, strimpellando l’ukulele. Mi vennero fuori quelle parole e mi venne in mente mio fratello. Parlava proprio di me e lui!. Poi, qualche anno dopo, grazie ad amicizie in comune ho conosciuto Max Buonomo della Vadema Music e da lì è iniziato tutto.
Il lavoro è accompagnato da un video?
Un video home-made, con una ambientazione semplice.
Il lavoro fa parte di una serie di uscite che culminerà in un disco?
Sicuramente con la Vadema e la BitRecords siamo proiettati verso l’uscita di qualche altra canzone. Io di canzoni nel cassetto ne ho! Mi piacerebbe avere modo di pubblicarne altre.
In salita o in discesa. I percorsi artistici si sviluppano sempre tra mille peripezie, vuoi raccontarcele?
Io ho dovuto fare i conti con la mia insicurezza e la mia ansia… perciò per tanti anni non ho assecondato questa mia passione. Ora sono solo contenta di averla condivisa col mondo indipendentemente da un percorso artistico.
Quali sono le tue influenze artistiche?
Mi piace, ad esempio, Samuele Bersani. Vorrei essere influenzata dal suo modo di scrivere! Poi ho sempre ascoltato vari cantautori italiani e tanto rock.
Quali sono le tue collaborazioni musicali?
E le collaborazioni con Red&Blue, BIT Records, Massimo Buonomo e VademaMusic nel lavoro in promozione?
Collaboro, appunto, con Massimo Buonomo della Vadema Music, l’etichetta BitRecords e l’ufficio stampa Red&Blue. Sono davvero onorata di collaborare con loro! Li ringrazio per l’aiuto prezioso che mi danno nell’affrontare questa nuova avventura. Per quanto riguarda qualche esperienza e collaborazione passata, ho avuto il piacere di prendere parte al disco di Valerio Sgarra, cantautore napoletano e amico, al quale ho prestato la voce per un paio di brani del suo bel disco Omissis.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Vorrei semplicemente riuscire ad esprimere me stessa, facendo nella vita una cosa che assecondi le mie caratteristiche. E questo già mi pare un concetto bello da trasmettere a tutti.
Parliamo delle tue pregiate esperienze di live, concerti e concorsi?
Ho avuto esperienze modeste. Da qualche anno mi guadagno da vivere cantando in locali o durante altri eventi della mia isola, Ischia. Ho cantato anche in qualche band, sempre nel contesto isolano.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Credo che oggi sia tutto un po’ omologato. Forse si potrebbe puntare anche su qualcosa di diverso.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
La bonus track, “Mean girl”, che è appena uscita insieme al singolo, che è una canzone a cui tengo molto. Non è propriamente autobiografica ma parla di una ragazza che si trova ad affrontare una mean girl, termine inglese che indica una cattiva ragazza. Una canzone dedicata per estensione a tutti quelli che hanno avuto a che fare col prepotente o bullo di turno. Poi ho un vecchio canale YouTube sul quale ho caricato in tempi non sospetti un paio di cosette.
Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?
Questa pandemia ha messo i bastoni fra le ruote a tutti. Lavorativamente e musicalmente parlando, in parte anche a me. Ad alcuni però ha distrutto la vita. Quindi non mi lamento.
Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?
Essere equilibrata e serena sempre. E magari pubblicare una di quelle canzoni che ho registrato quando ero piccola sull’audiocassetta.
Sorprese e anticipazioni. Cosa bolle in pentola e a cosa state lavorando?
Sto lavorando a vari progetti, per il momento non vorrei dare anticipazioni