Quattro chiacchere col talento puro di Enomi
Settembre 13, 2021Diamo oggi il benvenuto a Enomi, artista poliedrico che sta raccogliendo consensi crescenti nel pubblico italiano. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro Non cambia niente, leggiamo con senso di empatia l’intervista a Enomi, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Apprenderemo curiosità, vizi e virtù della musica e della vita, Enomi si confiderà con noi con quelle che sono le collaborazioni, come ad esempio con MaggieMaeMedia, Dear John Music, le esperienze, e i progetti futuri. Tuffiamoci in questo mondo speciale e diamo un caloroso benvenuto a Enomi!
INTERVISTA
- Com’è nata la tua passione per la musica?
Penso che la mia passione per la musica nacque dal momento in cui venni al mondo, in realtà era già dentro di me. Delle volte mia madre mi racconta che quando era incinta di me ascoltava tantissima musica e spesso avvicinava la radio alla sua pancia; dal momento in cui la musica partiva io smettevo di scalciare come se fossi assorto dalle vibrazioni e dall’armonia dei suoni che la radio emetteva.
All’età di 6 anni circa mostrai in maniera del tutto naturale la mia propensione alla musica e al canto, insomma non ho mai abbandonato la musica, è sempre stata parte di me.
- Com’è nato “Enomi” e il suo personaggio, il suo sound?
Enomi è un nome d’arte che nasce per dar più valore alla mia figura di cantante interprete, per essere più facilmente distinguibile e riconoscibile dagli altri. Non ho scelto un nome d’arte per creare un vero e proprio personaggio, Enomi sono semplicemente io, con i miei pregi e i miei difetti. Enomi è il mio nome al contrario, Simone, senza la “S”. La ragione per cui ho tolto la “S” è per dare al nome un tocco orientaleggiante in quanto amante della cultura giapponese.
Il mio sound è invece il risultato di anni di sperimentazione musicale che ho fatto da solo con me stesso per studiarmi, per capire fino a dove potevo spingermi ascoltando tanta musica e cantando canzoni di diversi generi. Questo è un qualcosa che mi ha permesso di assimilare in tutta autonomia tecniche diverse e modi di cantare.
- Come descriveresti la nascita di “Non cambia niente”?
“Non cambia niente” nasce dalla mia collaborazione con Marcello Forlani, produttore musicale e artistico di Dear John Music. Forlani ha una capacità di scrittura che io reputo formidabile e magistrale, riesce ad inserire all’interno di ogni testo elementi di vita di altre persone e li mette insieme creando una storia universale. È un brano difficile e per questo motivo ha richiesto un maggiore impegno dal punto di vista emotivo ma anche da quello artistico e interpretativo.
Dal momento in cui Forlani mi fece ascoltare per la prima volta il brano iniziammo a lavorarci. Cominciammo con una prima versione del brano, una versione che considero essere parte di una fase che definisco “fase di sperimentazione”: questo mi ha permesso di assimilare il brano e di farlo di volta in volta sempre più mio, ho cucito e definito al meglio le sue sfumature per renderlo adatto a me. Nella seconda e ultima fase abbiamo lavorato insieme per creare una nuova versione, più radiofonica e più adatta al mood che Forlani aveva in mente. Il risultato che ne è venuto fuori è stato una ballad molto intensa e, dal punto di vista emotivo, molto profonda.
- Com’è nato il suo videoclip?
Il videoclip è nato durante un soggiorno di lavoro a Roma con la mia etichetta.
Il video non era nemmeno previsto quindi per me fu qualcosa di veramente inaspettato. Decidemmo di girare il videoclip in una villa nei pressi di Roma senza utilizzare volutamente chissà quale sfondo o location in particolare: dico “volutamente” perché per noi era necessario rappresentare un qualcosa che trasmettesse l’intimità e la delicatezza che “Non cambia niente” richiedeva, sia per il significato del brano e sia per la profondità dell’interpretazione.
Da qui il merito del lavoro di ripresa va a Roberta Lilli, CEO di Dear John Music, manager, responsabile ufficio stampa ed eccellente fotografa. Lilli è riuscita a realizzare un video in unico sequenza e in bianco e nero raggiungendo perfettamente l’obiettivo di tirare fuori la vera anima del brano attraverso l’immagine.
- È prevista l’uscita di un disco?
Amo fare sorprese quindi preferisco non svelare molto. Posso solo dire “chi vivrà vedrà…”
- In salita o in discesa. I percorsi artistici si sviluppano sempre tra mille peripezie, vuoi raccontarcele?
Il mio percorso artistico ha iniziato a svilupparsi intorno all’età adolescenziale quando mi resi conto che dovevo fare sul serio per lavorare nel mondo della musica: iniziai ad iscrivermi a diversi contest e audizioni con la speranza e con gli occhi di chi desidera più di ogni altra cosa realizzare il suo più grande sogno.
La prima audizione fu per una casa discografica nel milanese, un’etichetta che aveva collaborato con artisti importanti. Ricordo l’eccitazione e l’emozione di quegli attimi. Parallelamente all’audizione con l’etichetta discografica partecipai ad un’audizione per partecipare al Festival di Castrocaro. Superai con successo entrambe le audizioni ma dovetti improvvisamente mollare per motivi economici: un sogno sfiorato con le mani, ma ero ancora ingenuo e troppo piccolo per capire come funzionava questo mondo. Proseguì con le audizioni a Xfactor: tentai quattro volte ma senza risultati.
Con il passare degli anni iniziai a ricevere diverse richieste di collaborazione da parte di etichette discografiche piuttosto fittizie: questo fu un qualcosa che mi tormentò per un po’ di anni e spesso mi domandavo “Mi devo fidare? Mi butto? Forse qualche volta fare un salto nel vuoto può portare a qualcosa di bello”; la paura e lo scetticismo rappresentavano un muro che non riuscivo ad abbattere.
Insomma, tanto sforzo per niente…almeno così mi dicevo, eppure non mollavo mai il colpo, quello era il mio sogno e niente e nessuno al mondo mi avrebbe impedito di realizzarlo.
Oggi sono fiero e orgoglioso di poter dire che faccio parte di un’etichetta discografica, la Dear John Music, una vera famiglia che sa guardare nel profondo dell’anima ciascun artista…e con questa famiglia sto realizzando passo dopo passo i sogni di una vita.
Questa è la dimostrazione che non bisogna mai fermarsi e di inseguire i propri sogni con il coltello tra i denti…prima o poi la sorpresa arriverà quando meno te lo aspetti, e a me è accaduto proprio così!
- Quali sono le tue influenze artistiche?
Fin da piccolo ho sempre ascoltato diversi e tantissimi artisti e musica di ogni genere (dal pop al rock, dal soul al jazz, rap e così via). Ho iniziato a cantare ascoltando voci jazz-pop come quelle di Michael Bublè e Frank Sinatra. Ascoltavo tantissima musica inglese, soprattutto artisti più moderni come Ed Sheeran, Beyoncé, Alicia Keys, Shawn Mendes, One Republic, Demi Lovato…
Successivamente mi sono focalizzato sulle voci italiane: Elisa, Giorgia, Le Vibrazioni, Negramaro, Cesare Cremonini, Francesco Renga e così via.
Di tutti questi artisti ho cercato di imparare ad orecchio le loro tecniche vocali, l’importanza e la profondità che davano alle parole. Tutto questo mi ha portato a quello che oggi sono vocalmente.
- Quali sono le tue collaborazioni musicali?
Nel mese di marzo 2021, in piena pandemia covid, ho iniziato a lavorare con altri artisti sotto la mia etichetta (tra cui Bianca Vincentini e la band Nolo) ad un progetto molto importante per promuovere la musica in un periodo in cui era stata fortemente colpita e dimostrare la nostra immensa passione per essa. “Cielo sereno” è stato il brano con cui abbiamo trasmesso e rappresentato questo concetto; brano pubblicato il 2 aprile 2021 e che potrete trovare su tutti i digital stores.
E poi chissà…magari di collaborazioni ce ne saranno delle altre!
- E le collaborazioni con MaggieMaeMedia e Dear John Music nel lavoro in promozione?
La collaborazione con Dear John Music contrattualmente è iniziata nel periodo di ottobre 2020. La DJM è un’etichetta che assicura ogni singolo servizio che concerne l’aspetto manageriale dell’artista, quindi anche la promozione dei suoi brani.
MaggieMaeMedia è l’ufficio stampa ideato da Roberta Lilli, CEO di DJM; per questo motivo DJM gode anche di un ufficio stampa che segue e promuove ogni lavoro di ciascun artista: così è accaduto con “Non cambia niente”.
- Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Voglio che le mie canzoni contengano l’elemento dell’universalità. Voglio che i miei brani siano come degli “scorci di vita” in cui l’ascoltatore può ritrovarsi e riconoscersi. Voglio che gli altri considerino la mia musica un rifugio, un luogo dove sentirsi coccolati e capiti, ma anche sollevati e felici, come è stato ed è per me da sempre.
- Parliamo delle tue pregiate esperienze di live, concerti e concorsi?
Le mie esperienze di live hanno avuto inizio circa 3 anni fa quando ero divento frontman di una band; con quest’ultima cominciai ad esibirmi in diversi locali di Milano sperimentando delle volte anche la diretta radio.
Finita questa esperienza di musica di gruppo ne iniziai una nuova molto interessante: divenni artista di strada. Un’esperienza che mi aiutò molto e mi permise di migliorare la mia presenza scenica. Considero l’esperienza della musica di strada ben diversa da quella su un palco all’interno di un locale…la musica di strada è un’esperienza più profonda e forse non riesco nemmeno a darne una spiegazione, so solo che mi piace da impazzire.
- Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
La musica oggi è un flusso continuo che cambia ininterrottamente, ci sono generi che considero essere passeggeri, altri che invece ritornano dal passato o che vengono rivisitati per poi magari sparire nuovamente.
Insomma, con tutti questi generi fluidi è sempre più difficile inserirsi in questo ambito.
Penso sia normale che la musica cambi nel corso del tempo ma non in maniera così rapida, e oserei dire “incontrollata”.
Quello che cambierei nella scena musicale italiana riguarda l’aspetto “elettronico”, non perché non funzioni ma perché penso sia un peccato non sfruttare il suono naturale degli strumenti musicali e il tocco umano su di essi. L’elemento elettronico forse rende tutto un po’ piatto, privo di profondità e di intensità emotiva che solo l’uomo riesce a dare suonando.
- Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Un altro brano che vi consiglio di ascoltare è senza alcun dubbio il mio primo singolo “San Leone”, uscito l’11 giugno 2021. Un brano fresco ed estivo che sono sicuro vi trasporterà nella vostra destinazione estiva preferita in un istante; non è mai troppo tardi per vivere un’estate indimenticabile all’insegna dell’amore.
- Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?
Da artista questo periodo del covid-19 non mi preoccupa…la musica non si ferma mai e io e la mia DJM ne abbiamo dato dimostrazione. La musica è imbattibile, lo penso davvero, anche di fronte all’ostacolo più grande resiste. Ho continuato a lavorare musicalmente anche in piena pandemia utilizzando i mezzi a disposizione nel migliore dei modi; così facendo sono riuscito a portare perfettamente a termine ogni singolo progetto o lavoro.
Da persona invece la vivo un po’ diversamente, non perdo il sorrido ma ammetto che da quando questa situazione è cominciata vedo la realtà con colori un po’ diversi, un po’ più freddi. Sono sicuro che non sono l’unico ad avere questa sensazione; in ogni caso coloro le mie giornate con la musica come sempre…anzi finalmente posso dire “con la MIA musica”!
- Sorprese e anticipazioni. Cosa bolle in pentola e a cosa stai lavorando?
Le soprese in serbo sono tantissime e in pentola bollono davvero tantissime novità e progetti. Posso anticipare che tra poco inizierò a lavorare ad un progetto formidabile che mi segnerà particolarmente e vi posso assicurare che il 2022 sarà un anno intensissimo e carico di emozioni non solo per me ma anche per voi.