Alice Favaro è tornata con il brano “Tra le Stelle”
Novembre 27, 2024Fuori dal 22 novembre “Tra le stelle”, il nuovo singolo di Alice Favaro in collaborazione con Saint Louis Music Production. La cantautrice è tornata dopo un periodo di intenso studio e ricerca di sé con un brano che mescola perfettamente il cantautorato con l’elettronica.
“Tra le stelle” è un brano intimo che con la sua melodia avvolgente, ma delicata riesce ad arrivare dritto al cuore dell’ascoltatore. Un viaggio che nasce da una forte trasformazione personale, quella che si attiva quando smetti di cercare conferme dagli altri. Dare troppo peso alle aspettative altrui, ci fa dimenticare che il vero valore risiede nel nostro essere, al di là di quello che gli altri possono pensare.
“Questo brano è per me una presa di consapevolezza e al tempo stesso una liberazione.
Il punto di partenza è un momento vissuto, in cui mi sono sentita sbagliata e da questa sofferenza ne è emersa una forza interiore.
La notte è il personaggio filo conduttore che si muove all’interno del brano. Una guida che mi porta con sé prima in uno spazio banalmente buio dove i desideri si mescolano con il dolore, per poi prendersi cura dei miei “lividi” e portarmi alla scoperta delle “stelle che ho dentro”.
È il mio spazio di consapevolezza. Quando tutto attorno di spegne, nel buio emergono le risposte dove trovo la forza di riconoscere ciò che conta davvero dentro di me e al di fuori.
L’identità musicale di questo brano, nel connubio di testo e musica, è racchiusa in un sound ibrido un incontro tra la parte più “acustica” legata all’amore verso il cantautorato classico italiano e una parte moderna più vicina al pop elettronico, con bassi synth, drum machine, utilizzo di campionatore e sintetizzatori“, così Alice descrive il proprio brano.
“Tra le stelle” accompagna l’ascoltatore all’interno di questo viaggio con un’inizio introspettivo ed etereo in cui la voce non si svela subito ma resta quasi ovattata, per poi emergere pulita e chiara in ciò che dice. Il ritmo incalza ma non è mai troppo invasivo e suggerisce un crescendo per arrivare a quella sensazione di consapevolezza.