Un caffè con Djibson tutto sulla sua vita e su The Dark Side
Ottobre 9, 2021Con grande riconoscenza diamo il benvenuto a Djibril, aka Djibson, artista poliedrico che sta raccogliendo ampi consensi sulle piattaforme digitali e non solo. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro The Dark Side, approfondiamo con riconoscenza l’intervista a Djibson, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! In punta di piedi ma con la curiosità di un bambino entriamo nella musica e nella vita, Djibson si confiderà con noi con quelle che sono le collaborazioni, fra le quali con Petra,Brainstorming Music,Dirty Music, le esperienze, come In the Game,MixTape98 e i progetti futuri. Ma largo ai convenevoli, diamo un caloroso benvenuto a Djibson!
Com’è nata tua la passione per la musica?
È nata dalla voglia di fare qualcosa. Volevo cambiare vita e dimostrare di essere indipendente. Volevo dimostrare di essere un rapper di talento venuto dal niente.
Cosa significa e com’è nato il nome Djibson e il suo personaggio, il suo sound?
Djibson è una modifica del mio vero nome. Io mi chiamo “Djibril” che significa Gabriele in italiano. Ho solo cambianto le ultime tre lettere con son e così è nato Djibson.
Djibson non è tanto diverso da me. E’ un ragazzo cresciuto nel banlieue che vuole fare la rivoluzione.
Prima l’uovo (il testo) o la gallina (la musica). Com’è stato il processo di creazione di The Dark Side?
Nel mio caso prima l’uovo. Ogni mia canzone, fin ora, è nata prima dal testo e “The Dark Side” ne è un esempio. Ho iniziato dal testo e poi ho lavorato sulla melodia.
Si sa che un’immagine vale più di mille parole, ma le note non sono da meno! Il lavoro è stato valorizzato da una clip?
Sì, certo volevo realizzare videoclip ma ho deciso di farlo uscire senza. Forse lo farò uscire più avanti, l’idea c’è già.
Il lavoro sarà contenuto in un EP/Album?
Si di sicuro farà parte un Ep
Cos’è per te l’arte, la musica?
Io penso che l’arte ci faccia sentire liberi e in particolare la musica. La musica è come avere un potere che ti permette di parlare con il mondo e farti sentire da chiunque.
Quali sono le tue influenze artistiche?
Gli artisti che più mi hanno influenzato sono dei rapper di Parigi, ma per quanto riguarda l’Italia trovo molto interessante anche Salmo. Non mi fermo a un solo artista mi piace ascoltare tutto e rielaborarlo. Io vorrei che le persone si immedesimassero con le mie canzoni, vorrei che si sentissero come se stessero cantando loro. Cerco di fare questo raccontando la mia storia, ma senza essere troppo personale in modo che ognuno possa vederci la propria vita.
Quali sono le tue collaborazioni musicali?
Al momento ho collaborato solo con Petra per quanto riguarda feat, ma nel prossimo ep ci saranno tante sorprese e anche collaborazioni con artisti interessanti. A livello discografico ho collaborato con due etichette tra cui Dirty Music.
E le collaborazioni con Petra,Brainstorming Music e Dirty Music nel lavoro in promozione?
La maggior parte di queste collaborazioni sono nate per caso, soprattutto per merito di Instagram, ma insieme stiamo facendo un gran lavoro. Il pezzo sta andando alla grande!
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Fin ora ho parlato molto della mia vita, ma nei prossimi pezzi voglio concentrarmi su temi che mi stanno a cuore come razzismo, la malvagità dell’umanità, gli abusi di potere e la violenza sulle donne. Voglio che la mia musica smuova l’animo delle persone su questioni importanti.
Parliamo delle tue pregiate esperienze di live, concerti e concorsi o come In the Game e MixTape98?
Purtroppo non ho una vasta esperienza di live. Ho iniziato a suonare sul palco nel 2019, ma già nel 2020 per via della pandemia si è fermato tutto. Questa è una cosa che ci sta mettendono molto in difficoltà.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Direi di andare ad ascoltare “The code”. Il pezzo uscito 3 mesi fa ed è cantato in inglese.
Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?
Questo periodo di COVID-19 è molto difficile per noi artisti emergenti in cui vogliamo crescere. Non suonare live è uno stop enorme per un artista che vuole farsi conoscere.
Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?
Il mio sogno è emergere nella scena musicale italiana e lasciare un segno nella storia della musica.