Quattro chiacchiere col talento puro di 4EIGNER

Con grande piacere diamo il benvenuto a 4EIGNER, artista poliedrico che sta raccogliendo ampi consensi sulle piattaforme digitali e non solo. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro “Keep Moving”, leggiamo con senso di empatia l’intervista a 4EIGNER, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Avviciniamoci con garbo e curiosità al mondo musicale e personale, 4EIGNER si aprirà a noi con quelle che sono le collaborazioni, le esperienze, e i progetti futuri. Entriamo nel vivo dell’intervista e diamo un caloroso benvenuto a 4EIGNER!

Com’è nata tua passione per la musica?
Tutto è iniziato quando ero bambino: andavo in chiesa e lì ho imparato a cantare.

Usa tre aggettivi (e perché) per descrivere “4EIGNER” è il suo personaggio.
Mio nonno veniva dall’Europa, dalla Germania, e per questo non sono stato accettato come un vero africano. Mi sono quindi chiamato ‘straniero’: ‘4EIGNER’ significa infatti qualcuno che proviene da un altro paese, che non è nativo di un luogo preciso.

A volte l’ispirazione ti coglie quando meno te l’aspetti. E stato così per “Keep Moving”?
È una canzone che mi dà la forza di non arrendermi mai, qualsiasi cosa accada nella vita.

Si sa che un’immagine vale più di mille parole, ma le note non sono da meno! il lavoro e stato valorizzato da una clip?
Voglio mostrare come il duro lavoro e la perseveranza possano portare al raggiungimento dei propri obiettivi. Nel video racconto la mia esperienza: sono arrivato in Italia senza nulla, ma con la determinazione di lavorare sodo e scrivere canzoni per inseguire i miei sogni.

Studio, gavetta, sudore è soddisfazione…..vogliamo conoscere la tua storia, tutto sul tuo percorso.
Ho studiato ingegneria meccanica e ho conseguito un diploma, mentre aspettavo il risultato per poter continuare l’università. In quel periodo sono stato coinvolto in un caso sospetto di cui non sapevo nulla. Ho passato un anno e mezzo in prigione, andando più volte in tribunale, prima di essere finalmente scarcerato.
Una volta tornato libero, ho deciso di lavorare nell’azienda meccanica di famiglia, dove sono rimasto fino al 25 novembre 2015.
Proprio quel giorno sono rimasto coinvolto in un incidente d’auto. Questo evento ha segnato una svolta: mi ha portato a intraprendere un viaggio verso la Libia e, il 14 settembre 2016, sono arrivato in Italia.
Oggi lavoro come marinaio su una barca a Venezia, dove ci occupiamo di caricare e scaricare lenzuola e materiali per il settore alberghiero.

Quali sono le tue influenze artistiche?
Stonebwoy mi ha influenzato molto: è un artista internazionale del Ghana. Per me è come un fratello, perché veniamo dallo stesso quartiere.

Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Con la mia musica cerco di trasmettere amore, pace e unità.

Oltre al lavoro in promozione quale altro brano che consigli di ascoltare?
Mi piace ascoltare artisti come Sfera Ebbasta, Shiva, Capo Plaza, Lazza e altri ancora. Consiglio a tutti di ascoltare le loro canzoni.

Quali sono i tuoi programmi futuri?
Per me, che so cantare in più lingue, il mio progetto è quello di diffondere il mio messaggio in tutto il mondo.


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