Incontriamo PierC artista poliedrico, vita e curiosità partendo da FriendsWithBenefits

Incontriamo PierC artista poliedrico, vita e curiosità partendo da FriendsWithBenefits

Settembre 16, 2021 0 Di master

Accogliamo calorosamente e spalanchiamo le nostre curiose orecchie a Piercesare Fagioli, also-known-as PierC, artista poliedrico che ci sorprende coi suoiprodigi artistici. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro FriendsWithBenefits, leggiamo con senso di empatia l’intervista a PierC, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Scopriremo interessanti retroscena musicali e di vita, PierC si aprirà a noi con quelle che sono le collaborazioni, fra le quali con Gotham Dischi, le esperienze, e i progetti futuri. Tuffiamoci in questo mondo speciale e diamo un caloroso benvenuto a PierC!

Intervista

 

 

Com’è nata tua la passione per la musica?

Il motore della mia passione è sicuramente mia zia Daria, sorella di mia mamma, oggi vocal coach, ma da sempre perfomer e voce principale in numerose band del mio circondario. Quando sono nato aveva solamente 24 anni e non amava per nulla i bambini, anzi, era spaventata dall’idea di un nuovo intruso in famiglia. Inevitabilmente però, quando è arrivato il fatidico momento di prendersi cura di me quando i miei genitori uscivano la sera, non si è tirata indietro. Inesperta però di come gestire un bambino, l’unica cosa che si è sentita di farmi fare senza combinare troppi “danni” era quella di farmi cantare e ballare, fin da prestissimo. Mi ricordo le coreografie cantate con lei sui brani delle grandi cantanti black degli anni 70/80, brani come “It’s raining men”, “I will survive”, “Proud Mary”.

Descrivi “PierC” e il suo personaggio, i suoi pregi e i suoi difetti

 

PierC è una persona particolare ahahah.

Non sono mai stato troppo “normale”; mi ricordo, per esempio, che durante gli anni dell’asilo, non giocavo con i miei compagni, ma organizzavo insieme alle maestre gli spettacoli di Natale e fine anno. Molte persone all’inizio non mi capivano molto… con il tempo però i veri amici e, fortunatamente, adesso ne ho davvero tanti, hanno iniziato a comprendere la mia persona e ad apprezzarmi… e ne sono loro veramente grato.

Molti tratti della mia personalità possono essere allo stesso momento sia positivi e negativi… lascerò giudicare a voi ahaha, io non sarei oggettivo probabilmente. Sono eccentrico e sicuramente egocentrico, soprattutto quando si tratta di salire sul palcoscenico dove mi sento proprio a casa. Sono estremamente festaiolo – infatti purtroppo questo periodo di chiusure e lock-down non è stato uno dei migliori – però mi piace anche molto studiare e sono estremamente curioso. Sto infatti frequentando un corso in Economia, Management e Computer Science all’università Bocconi davvero interessante. Le persone che mi stanno intorno dicono che sia testardo, troppo precisino nelle cose a cui tengo davvero (come l’uni e la musica ahahah) e alle volte “pesante”. Quando mi accorgo di diventare troppo noioso tiro il freno, non sempre però ci riesco… dovrei sicuramente avere più autocontrollo, e capire quando staccare il mio cervellino iperattivo che lavora sempre giorno e notte.

Prima l’uovo (il testo) o la gallina (la musica). Com’è stato il processo di creazione di FriendsWithBenefits?

 

Allora, sicuramente non c’è una regola precisa per scrivere una canzone… se iniziare da testo o dalla musica… io personalmente preferisco pensare alla parte armonica e ritmica prima, per poi soltanto dopo incastrarci le parole. Inoltre trovo più facile la parte di stesura degli accordi e la creazione della top-line (melodia) piuttosto che scrivere parole…

FWB è nata a 6 mani con Andrea Papazzoni e Mario Meli, i miei produttori, durante due sessioni super concentrate in studio a Milano, 6-8 ore l’una… uscivo ogni volta sfinito, e loro pure penso. Però è davvero uscita in modo fluido e, a mio parere, convincente fin dall’inizio. Ho inoltre voluto assolutamente partecipare attivamente all’arrangiamento, produzione e mixing del pezzo, per renderla il più personale possibile.

E com’è nato il suo videoclip?

Il videoclip deve in realtà ancora essere girato ahahah, però in un mesetto lo avrete! Ho un team di persone superprofessionali che ho l’onore di chiamare amici che mi aiuteranno in tutto! Verrà una bomba e sicuramente ci divertiremo un casino. Stay tuned!

E l’album da cui è estratto? Oppure è in cantiere un album che lo conterrà?

No, per il momento non è in programma né un album né un Ep… visto che è il mio primo singolo e sto iniziando ad entrare in questo fantastico mondo, penso sia più figo iniziare con rilasciare un singolo per volta, in maniera slegata. Così ho più libertà di movimento fra generi, mood e temi… posso dare più spazio ad ogni aspetto della mia personalità.

Com’è stato il percorso dall’esordio ad oggi?

Allora, il mio percorso da cantante-interprete, nonostante abbia solo vent’anni, direi che è stato abbastanza lungo ahahah, contando che la mia prima esibizione in pubblico è stata quando avevo circa 6 anni… quasi 15 anni…

Sicuramente è stata piena di belle esperienze e grandi soddisfazioni, ma l’anno scorso è sorta l’esigenza di andare un po’ oltre la mia comfort zone, di fare e di cantare qualcosa di mio. Penso sia un grande passo per un interprete e sono prontissimo per intraprendere un altro percorso, totalmente nuovo per me: quello da cantautore!
Quali sono le tue influenze artistiche?

 

Le mie influenze musicali sono molteplici ed estremamente eterogenee fra di loro… anche perché ascolto ed apprezzo musica molto diversa sia a livello temporale che stilistico.  Impazzisco per le vocalità virtuose della musica black e soul come Whitney Houston, Mariah Carey, Alicia Keys, l’ardore del rock anni ‘70/’80 che mi dà una carica micidiale prima degli esami e soprattutto quando lo canto con la mia band dal vivo, il groove del funk e della nu-disco. Cerco però di coniugare il tutto nella mia musica, rivisto sotto una chiave contemporanea. Alcuni miei punti di riferimento sono sicuramente Freddie Mercury, Bruno Mars, Dua Lipa e Lady Gaga.


Quali sono le tue collaborazioni musicali?

 

Per il momento è stato bellissimo collaborare con Andrea e Mario nella creazione di FWB e spero di lavorare ancora con loro in futuro perché mi sono trovato davvero a casa! Sicuramente sarebbe fantastico collaborare con tante persone, sempre diverse per arricchire i prodotti della nostra creatività con quelli degli altri e per dare al pubblico sfumature sempre diverse e inedite.


E la collaborazione con Gotham Dischi nel lavoro in promozione?

 

Come ho detto in precedenza, lavorare con Andrea e Mario di Gotham è stata un’esperienza incredibile. Ci conoscevamo già perché sono stato stagista presso la vecchia casa discografica di Andrea, Nuvole&Sole, nel 2018. C’è stato subito feeling ma poi ci siamo persi perché vivendo a Casale Monferrato, era difficile collaborare… da quando sono in uni a Milano però ci siamo ribeccati durante una Masterclass di songwriting tenuta da loro a marzo di quest’anno, abbiamo riallacciato i rapporti ed iniziato a lavorare sodo. È stato tutto molto bello, davvero.


Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?

 

Il contenuto di questo singolo non è particolarmente profondo, e ne sono estremamente consapevole. FWB è un inno di libertà di divertirsi dopo un periodo che è stato difficile per tutti. C’è sempre bisogno di leggerezza. La vita di tutti giorni, il lavoro, la scuola sono realtà importantissime ma anche tremendamente serie; vivo la mia musica e l’arte in generale come una distrazione dal grigiore che contraddistingue alcuni momenti della nostra esistenza. Detto ciò, non escludo di trattare argomenti più seri e meno spensierati nei prossimi pezzi… diciamo che l’arte è qualcosa di dinamico e sempre in evoluzione e sono pronto a tutto!

Parliamo delle tue pregiate esperienze di live, concerti e concorsi?

 

Adoro il live. Quando sono sul palcoscenico mi sento completamente nel mio habitat naturale, immerso nel mio mondo. Fortunatamente le ultime due estati, nonostante la pandemia, sono state ricche di concerti con la mia band, i WhyNot?. Fare parte di una band è davvero come essere in una famiglia; si passa tanto tempo insieme, specialmente a ridosso dei concerti. Nei momenti dell’esibizione si condividono l’adrenalina, gli applausi, la paura, gli sbagli, tutto. Si è un unicum indissolubile. Non vedo l’ora nel prossimo futuro, Covid permettendo, di riuscire a suonare con loro anche qualche mia, come FWB, ma nessuno esclude anche nostra, creazione. Sarà un momento sicuramente emozionante!


Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?

Ritengo che la musica italiana sia stata e sia un’eccellenza nel mondo, detto da uno che ascolta però principalmente musica inglese. Molti dei ragazzi che stanno uscendo ora sono davvero super talentuosi e scrivono pezzi che funzionano, e di ciò sono veramente felice. Bisognerebbe forse a volte, in un paese come l’Italia, abbandonare i grandi miti del passato e focalizzarsi di più sulla crescita dei nuovi talenti perché, ricordiamoci, saranno i nuovi miti del futuro.

 

Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?


Essendo il mio primo singolo online non c’è null’altro di mio… però vi raccomando di ascoltare i nuovi album di Lady Gaga, Dua Lipa e The Weeknd usciti nel 2020. Il mood, con un’importante ripresa degli anni ’80, è stato di forte ispirazione per FWB. E poi vabbè, si parla dei migliori lavori di songwriting e produzione degli ultimi anni, ne vale davvero la pena.

Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?

Come artista e come persona questi sono stati -quasi- due anni estremamente difficili. Stando ancora studiando non ho avuto ripercussioni importantissime, non ho perso il lavoro come moltissimi artisti, a cui va la mia più grande solidarietà. Dal punto di vista umano ho però sicuramente patito… il non poter lavorare al mio percorso da cantautore, il non poter performare live ha avuto un impatto sicuramente molto negativo sul mio umore. La cosa buona è che sono irrimediabilmente ottimista e che, con più o meno difficoltà, riesco sempre a vedere la luce in fondo al tunnel. È stata la mia salvezza durante i periodi di lockdown. Detto ciò, non vedo l’ora di ricominciare a pieno regime e riprendere in mano le redini della mia vita in una situazione di, tanto scontata quanto oggi desiderata, normalità.

 

Progetti a breve e lungo termine?

Chi lo sa ahaha *** Occhiolino ***. No, a parte gli scherzi, ho in programma la stesura e il rilascio di nuovi pezzi e, chi lo sa, partecipare a qualche talent sarebbe un mio grande sogno. Si vedrà; Stay Tuned!