Intervista alla cantautrice LIET: «Non mi faccio condizionare da ciò che funziona di più oggi»

Intervista alla cantautrice LIET: «Non mi faccio condizionare da ciò che funziona di più oggi»

Febbraio 3, 2022 0 Di Antonella B.

“ETERNA” (distribuzione Artist First) è il primo album della cantautrice LIET anticipato dal singolo “Acqua del cielo”. Un disco prodotto da Andrea Lombardini che richiama sonorità indie e new wave. Sono sette i pezzi che lo compongono, sei inediti scritti tra il 2016 e il 2019 e una cover completamente riarrangiata di “Puzzle” celebre brano dei Verdena, uno dei gruppi di riferimento di LIET. 


Com’è nata tua la passione per la musica?
La mia passione per la musica è nata quando avevo 10 anni circa, ho iniziato a seguire dei corsi di chitarra pomeridiani e negli anni successivi ho iniziato a scrivere i primi brani. Al liceo poi ho fondato la mia prima band e ho iniziato a fare i primi concerti nel trevigiano.

Descrivi il progetto “LIET”, con pregi e difetti.
Non so quali di questi siano pregi o difetti ma definirei il mio progetto: timido, ingenuo, sincero, malinconico, turbato, solitario.

Come descriveresti la nascita di “Acqua del Cielo”?
“Acqua del cielo” è il brano più dark dell’album ed è ispirato a una poesia di Franco Fortini intitolata “Acqua del Cielo”, le sonorità richiamano i The Cure, New Order e i Joy Division. Ho scritto questo pezzo a luglio 2018 quando vivevo a Milano, era un periodo molto confuso e incerto.

Il lavoro è accompagnato da un video? 
Sì un videoclip realizzato lo scorso settembre da Pietro Malvestio e Matteo Nardo in una location bellissima, una villa di San Zenone degli Ezzelini vicino a Bassano del Grappa.

Questo singolo fa parte di un disco… 
Sì il disco è uscito lo scorso 22 ottobre, è un periodo molto importante per me perché trattandosi del mio primo disco sto vivendo per la prima volta certe emozioni che ricorderò per sempre.


Studi, gavetta, sudore e soddisfazioni… vogliamo conoscere la tua storia, tutto il suo percorso!
Ho iniziato a prendere lezioni di chitarra classica alle scuole medie, mentre la scrittura è arrivata in un secondo momento, durante gli anni del liceo. A 16 anni ho iniziato a scrivere i primi pezzi in inglese con un compagno di scuola, con lui ho fatto i miei primi live in alcuni festival locali. Nel 2016 mi sono trasferita per studiare a Milano e dal quel momento in poi ho scritto solo in lingua italiana, i pezzi racchiusi in “Eterna” sono stati scritti tra il 2016 e il 2019.

Quali sono le tue influenze artistiche?
Mi ispiro molto a Cristina Donà, Verdena e a Vasco Brondi

E le tue collaborazioni musicali?
Il disco è stato prodotto dal bassista Andrea Lombardini (The Framers, Em4ncipation, poL0, Buñuel), un musicista molto versatile che ha collaborato con importanti artisti jazz, pop e rock italiani e internazionali.

Parliamo delle tue esperienze più significative tra pubblicazioni, live, concerti o concorsi.
La scorsa estate ho avuto l’onore di aprire il concerto di un cantautore molto importante negli ultimi anni che è Fulminacci. È stato molto emozionante, era la prima volta che mi trovato davanti a 800 persone attentissime. 

Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Nonostante ascolti sempre le ultime uscite della scena italiana non mi faccio condizionare da ciò che funziona di più oggi. Non volevo assomigliare e adattarmi a nessuno e capisco anche che sia la scrittura sia i suoni presenti in “Eterna” siano molto distanti da ciò che incontriamo ora nelle playlist Spotify. Mi piacerebbe solamente cambiare l’atteggiamento e l’approccio che molti miei colleghi hanno con le loro produzioni.

Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Vi invito ad ascoltare tutti i brani di “Eterna”.

Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?
Non lo sto vivendo, ho iniziato solamente a pensare alla forma del prossimo disco scrivendo qualche testo, al momento suonare con queste condizioni è impossibile per tutti non solo per gli artisti più grossi.

Sorprese e anticipazioni. Cosa bolle in pentola e a cosa stai lavorando?
Lo scorso novembre siamo tornati in studio per registrare una cover che sarà presente nel prossimo disco, anche in Eterna abbiamo inserito un pezzo dei Verdena riarrangiato, mi piace far capire all’ascoltatore quali sono le mie radici musicali.