Il Trio Bobo sabato 30 ottobre al Teatro Fontana, special guest Fabio Treves
Ottobre 29, 2021MILANO – È in programma sabato 30 ottobre la terza giornata della nuova edizione dell’AHUM Milano Jazz Festival/Vivi l’Isola che suona. Dopo alcune stagioni itineranti organizzate al di fuori dei confini cittadini, la manifestazione – realizzata con il patrocinio del Municipio 9, del Comune di Milano e di Regione Lombardia, il sostegno di Vivident e Sesto Autoveicoli e la collaborazione di Distretto Isola e di numerosi operatori del territorio – è tornata ad animare il quartiere Isola, il suo luogo d’elezione. Nella programmazione di quest’anno, oltre alla musica dal vivo, ci sarà spazio anche per altri momenti di condivisione e intrattenimento, dagli incontri con i musicisti al dj set, dal mercatino di vinili alla degustazione di vini.
Sono tre gli appuntamenti in programma sabato 30 ottobre: si parte alle 18.30, presso il negozio Milano Manifesti, in via Di Revel 12, con la presentazione del volume “Augusto Mancinelli o della sei corde” di Stefano Galvani (Guasco Libri e Cinema), nel quale l’autore ripercorre la parabola di Augusto Mancinelli, chitarrista scomparso prematuramente, il cui notevole talento aveva impressionato un grande del jazz come Enrico Rava. Insieme a Stefano Galvani sarà presente il giornalista Davide Ielmini.
Un’ora più tardi, alle 19.30, presso la fermata Isola della linea 5 della metropolitana, si svolgerà “Vox Populi”, flash mob con partecipazione libera aperto a tutti, in particolare agli spiriti curiosi e alle voci fuori dal coro (non è richiesta alcuna competenza musicale): si tratta di un laboratorio vocale estemporaneo diretto dal compositore e polistrumentista Massimo Giuntoli.
In serata, al Teatro Fontana (ore 20.30; ingresso 17-21 euro), riflettori saranno puntati sul Trio Bobo, cioè Alessio Menconi (chitarra), Faso (basso elettrico) e Christian Meyer (batteria), che presenteranno “Sensurround”, il loro album più recente, con la presenza come special guest del grande Fabio Treves. Il nome del disco – il terzo del gruppo – è mutuato da un sistema sonoro per il cinema brevettato negli anni ’70 dalla Universal, il cui effetto era quello di “circondare” gli spettatori con le basse frequenze, rendendo la visione dei film molto più intensa e reale. “Sensurround” è un lavoro che mette definitivamente a fuoco lo stile peculiare e i concetti che Faso, Meyer e Menconi portano avanti dal 2002, ovvero proporre “musica ben composta e registrata live da uomini in carne ed ossa, come si faceva negli anni ‘70”. “Sensurround” è il progetto che riassume tutte le influenze musicali che formano il Dna della band: jazz, rock, blues, progressive, funk e anche un po’ di discomusic, il tutto condito con spezie estratte da ritmi africani.