E Se… e altre storie, raccontate direttamente da Incompleto
Ottobre 9, 2021Con grande riconoscenza diamo il benvenuto a Incompleto , artista poliedrico che sta spopolando nelle piattaforme musicali. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro E Se…, pubblichiamo con estremo interesse l’intervista a Incompleto , grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Scopriremo interessanti retroscena musicali e di vita, Incompleto si narrerà con quelle che sono le collaborazioni, come ad esempio con BDM Press, VDT records,Silvia Rolando, le esperienze, e i progetti futuri. Ma largo ai convenevoli, diamo un caloroso benvenuto a Incompleto !
Com’è nata tua la passione per la musica?
Sono sempre stato appassionato di musica, sin da piccolo mi è sempre piaciuto ascoltare e cantare le canzoni alla radio. Insieme a mio fratello registravamo le nostre preferite sulle cassette. Poi a 16 anni ho iniziato a strimpellare la chitarra e da li ho iniziato a far parte di gruppi e comporre la mia musica.
Descrivi “Incompleto ” e il suo personaggio, i suoi pregi e i suoi difetti
Incompleto è (lo dice il nome stesso) incompleto. Lo è per diversi motivi, diversi nel tempo: a volte il lavoro che non lo soddisfa, a volte un successo mancato, a volte una metà che manca. Insomma, un eterno insoddisfatto. Questo, da un certo punto di vista è un pregio, perché non si accontenta mai e quindi punta sempre a qualcosa in più, dall’altro è un difetto, perché lo status quo non è mai motivo di piena soddisfazione.
Prima l’uovo (il testo) o la gallina (la musica).
Dipende, nella maggior parte dei casi sono partito dalle parole e da queste sono passato alla musica. La mia principale necessità è stata quella di mettere nero su bianco i miei pensieri e le mie paura, perció la musica è stata la parte che assecondava e creava l’atmosfera adatta alle parole. L’eccezione è “Amore in playback”, dove ero innamorato della batteria di un pezzo di Achille Lauro e sono partito da quella ritmica per scrivere tutto il brano.
Com’è stato il processo di creazione di E Se…?
Lungo e tortuoso. Sono partito da “il peso dei ricordi”, un brano che avevo scritto 2 anni fa e che non è mai stato pubblicato perché non trovavo l’arrangiamento giusto, oltre ad essere un pezzo importante dal punto di vista del contenuto. Perció da li sono partito a Febbraio, poi ho scritto “e se…”, “film” e “una nuova avventura”. L’ultima è stata “scappiamo dalle nuvole”: quest’ultima in particolare è stata quella che mi ha fatto più penare. Volevo un ep con 5 tracce e all’ultimo brano ho avuto un blocco per 3 mesi. In ogni caso, l’EP ha un percorso, uno sviluppo scorrendo la tracklist.
Si sa che un’immagine vale più di mille parole, ma le note non sono da meno! Il lavoro è stato valorizzato da una clip?
Si, per la prima volta ho pubblicato un video in cui sono comparso come protagonista (lo trovate sul mio canale youtube) ed è il video di “Film”, traccia numero 3 dell’ep. È un brano particolare, perchè ci sono molti synth e pochi strumenti reali.
Il lavoro sarà contenuto in un EP/Album?
Al momento non sono previste stampe fisiche del lavoro, ma solo la pubblicazione all’interno dei digital store, all’interno dei quali si trova già dal 24 settembre.
Com’è stato il percorso dall’esordio ad oggi?
In realtà abbastanza lineare, nel senso che Incompleto è nato per esternare sensazioni, pensieri, paure, idee nel momento in cui avevo qualcosa da dire. Non ho mai avuto dietro l’idea del “ogni anno devo fare uscire x singoli”, “all’anno x devo pubblicare l’album”. È stato un progetto istintivo, da questo punto di vista è lo è sino ad ora. Anche l’album non lo avevo pianificato.
perció quando avevo pronto qualcosa, lo cacciavo fuori, proprio per generare in me un senso di catarsi.
Quali sono le tue influenze artistiche?
Devo essere onesto, ascolto tanta musica di diverso genere, dalla dance all’house, dal rap all’edm, dal rock al pop. Devo dire che nell’ultimo paio di anni mi sono focalizzato sull’Indie Italiano, dove mi vedo collocato, per suoni, contenuti e scrittura. Penso ad esempio Gazzelle, Aiello, Legno. Non c’è peró un artista in particolare a cui mi ispiro.
Quali sono le tue collaborazioni musicali?
Sono abbastanza solitario. Al momento l’unica collaborazione artistica è stata con Aklim, producer di Torino che ha prodotto “A Torino” partendo da un mio chitarra e voce. Ma sono aperto a dei featuring, laddove trovassi dei progetti interessanti ed in linea con quanto ho realizzato sino ad ora.
E le collaborazioni con Comdart, VDT records e Silvia Rolando nel lavoro in promozione?
Con Comdart ci conosciamo da quasi 10 anni, sin da quando facevo lo speaker in radio web e collaboravo con loro per intervistare i loro artisti. Ora sono invece dall’altra parte ahaahah.
Per quanto riguarda VDT records è in realtà il nome della mia etichetta, che ho scelto in onore del mio paese di origine (è la sigla). Infine con Silvia Rolando ci siamo conosciuti online, ho trovato il suo profilo mentre stavo cercando un videomaker per “Film”. Sono molto soddisfatto del videoclip che ha realizzato per me. Una valida, seria ed esperta professionista.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Come dicevo prima, Incompleto è nato per un’esigenza personale, perció ho raccontato in realtà esperienze vissute in prima persona, storie d’amore finite, incontri casuali, rinascita. Sono brani, immagini in cui penso che molti possano identificarsi.
Parliamo delle tue pregiate esperienze di live, concerti e concorsi?
Ho partecipato recentemente ad un contest per la pagina Indie Italy sul loro canale Twich, purtroppo con esito non positivo. Al momento lato live non ho ancora nulla di programmato, ma sarebbe un sogno calcare un palco davanti anche ad un pubblico ristretto.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Penso che l’indie italiano abbia portato una ventata d’aria nuova nel panorama congelato del pop italiano degli artisti storici. Ha cambiato il sound, riportando in auge sonorità anni 80, l’utilizzo di suoni elettronici, il modo di scrivere, piú spontaneo, fresco e giovane e poi dal punto di vista canoro, dove personalmente, salvo rarissime eccezioni, non vedo grandi performer, dal punto di vista tecnico e di estensione.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Allora: “mi adatto” è stato il mio terzo brano, ed è quello più apprezzato tra quelli usciti prima dell’album. Credo sia un pezzo ben riuscito, una commistione di parole, melodia e suoni che avrebbe potuto ottenere di piu, se Incompleto avesse avuto dietro una Major.
Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?
Dal punto di vista artistico un disastro. La mancanza di esperienze hanno bloccato il processo creativo in maniera importante, mentre prima mi sentivo piú ispirato. Dal punto di vista personale ovviamente ho patito anche io molto le restrizioni e il periodo di ristrettezza delle libertà, ma questo periodo mi ha fatto capire dove voglio stare, in quale città vorrei vivere.
Progetti a breve e lungo termine?
A breve termine spero di portare a casa qualche data per far ascoltare dal vivo “E se…”; a lungo termine continuare a fare musica, a prescindere da Incompleto. Per me la musica è un’esigenza, fare musica mi gasa, mi carica, mi rende felice. Perció spero di poter portare avanti questa passione il piu a lungo possibile.