“Com’è nata tua la passione per la musica?
Ho iniziato a parlare tardi e quando l’ho fatto, l’ho fatto cantando. Come spesso succede è stato tutto molto naturale, fin da piccola. In casa mia la musica era una sorella, era raro che non ci fosse una radio o delle casse accese durante il giorno. Mia madre canta per passione tutt’oggi e mio padre ha diverse abilità artistiche più pratiche ( disegno, scultura). Lo stimolo creativo non mi è mai mancato.
Dietro un personaggio può esserci 1, 100 o 1000 persone. Chi è VIRGINIA VERONESI e il suo personaggio?
Siamo un sistema complesso, io lo sono parecchio – ma sono certa di non essere una eccezione. Non sento di essere diversa “tra la gente” e da sola. Sono una persona molto empatica e generosa con gli altri. Faccio fatica a nascondere le mie fragilità e anzi, lavoro molto affinchè queste non vengano mascherate. Credo siano la mia forza e ciò che mi aiuta a percepire e capire meglio me stessa e le persone che incontro.
Non ho paura di scavarmi dentro, anche se a volte è importante avere un posto sicuro dove sentirsi protetti, sempre.
Prima l’uovo (il testo) o la gallina (la musica). Com’è stato il processo di creazione di DOVE NON MANCA NIENTE?
La risposta è nella domanda! 🙂 A parte gli scherzi, in questo caso il processo di creazione è stato unico fino a quel momento. Avevo iniziato da poco a scrivere con Veronica Marchi ( co-autrice del brano) e in questo caso specifico Dove non manca niente è lo stravolgimento totale di una bozza che mi aveva mandato. Abbiamo cambiato praticamente tutto, dalla melodia al testo, mantenendo solo una frase che mi aveva colpito subito “ siamo tutti zingari pronti a ripartire”. Da lì abbiamo immaginato un mondo completamente nuovo. Sono molto felice di questo lavoro a 4 mani.
Si sa che un’immagine vale più di mille parole, ma le note non sono da meno! Il lavoro è stato valorizzato da una clip?
Si! Uscirà molto presto ( 10 gg circa)
È prevista l’uscita di un disco?
Non lo escludo. Adesso voglio farmi conoscere piano piano. Ci saranno sicuramente nuovi brani in uscita nei prossimi mesi e poi…chissà!
Cos’è per te l’arte, la musica?
E’ tutto ciò che non posso trovare altrove. E’ una forma di espressione completa, che mi aiuta a comunicare non solo ciò che penso ma qualcosa di più astratto e impalpabile: le emozioni. Bisogna imparare però a sapere come tradurle.
Quali sono le tue influenze artistiche?
Credo che l’influenza più attuale sia Sara Bareilles. L’ho sentita e studiata fino all’osso. Lei stessa è una fusione originale di cantautrici storiche come Tori Amos, Carol King e altri.
Credo però che gli ascolti fino ad oggi abbiano influenzato non solo la mia capacità d’espressione artistica ma anche il mio orecchio. Faccio fatica ad ascoltare il metal per esempio perchè lo sento troppo duro per me. Amo cantautrici storiche come Joni Mitchell, Carmen Consoli, Elisa, Fabrizio De Andrè, Caparezza, Hozier ma anche musica pop-elettronica come Christine and the queens, St. Vincent. Spazio tra vari generi, non ho preconcetti. Basta che mi arrivi.
Quali sono le tue collaborazioni musicali?
Per questo brano la produzione artistica è di Max Elli, produttore e chitarrista/musicista per diversi nomi del panorama musicale italiano come Nek, Cesare Cremonini, Gue Pequeno, Jack Jaselli, Marianne Mirage e tanti altri. Con lui ho iniziato un percorso importante per un nuovo viaggio.
E la collaborazione con Red&Blue nel lavoro in promozione?
Red&Blue mi sta aiutando ad arrivare alle persone nella maniera migliore possibile. Mi segue con attenzione e passione. Sono molto contenta.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Ognuno ha un proprio sguardo sulle cose e io sento sempre più forte la necessità di trovare una voce per esprimerle.
Voglio parlare di fragilità e di bellezza, di autenticità e di coraggio. Di poter far pace con i propri mostri interni, saperli riconoscere e affrontare. Questo è uno dei modi che ho. Ma non è certamente l’unico, in alcuni casi serve aiuto. Io credo molto nel potere della parola e della condivisione.
Parliamo delle tue pregiate esperienze di live, concerti e concorsi come testimonial di X-Factor, concorso nazionale Musicultura, Sine Cera, puro come il miele senza cera e Accademia di Musical MTS?
L’esperienza di X factor è stata inaspettata e sorprendente. Mi ha permesso di tirare fuori una manina e dire “ci sono anch’io”. Da lì è nata una collaborazione con l’azienda Chicco che ha promosso e sponsorizzato il singolo When I was you.
Terminato quel progetto ho deciso che volevo scrivere e lavorare in italiano. Ho partecipato al concorso di Musicultura nel 2017 e tra +800 persone sono arrivata alla finale (16 persone in tutto) con il mio brano Rasserenami. Un pezzo leggero, suonato con l’ukulele che ha fatto da traino all’uscita del primo EP Sine cera, presentato a Maggio del 2018 e poi fatto conoscere con numerosi live in giro per il Nord italia.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Mi piacerebbe sentire molti più progetti femminili. Nel sottobosco ci sono tanti progetti interessanti che faticano ad emergere, per moda e tendenze. Ma sento che il vento sta cambiando.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Di mio ti direi Rasserenami.
Di altri consiglio qualcosa di Katy J Pearson
Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?
E’ ancora molto dura capire fino a che punti siamo cambiati da questa pandemia. Ad oggi sento l’esigenza di ricominciare a scardinare delle abitudini che inevitabilmente ci hanno reso più spaventati. Soprattutto del nostro “vicino di banco”. La musica e i concerti dal vivo possono aiutare molto a sentirci di nuovo uniti.
Quali sono i tuoi programmi futuri?”
Scrivere sempre e di più. E non per forza solo canzoni.
La scrittura ha la capacità di portarmi in posti non ancora immaginati…ed è il momento di andarli a scoprire.