Con grande piacere diamo il benvenuto alla band TRENITRENITRENI, formazione poliedrica che sta raccogliendo consensi crescenti nel pubblico italiano. Recentemente impegnata nella promozione del lavoro HOGAMANAY, leggiamo con curiosità l’intervista alla band TRENITRENITRENI, grati e onorati per il loro tempo e la cortesia riservataci! Affronteremo perciò aspetti musicali e di vita dei componenti, la formazione TRENITRENITRENI si svelerà con quelle che sono le collaborazioni, fra le quali con Red&Blue, le esperienze, e i progetti futuri. Ma largo ai convenevoli, diamo un caloroso benvenuto alla band TRENITRENITRENI!
Com’è nata vostra la passione per la musica? Non è mai stata una vera passione, Giulia è stata costretta a studiare pianoforte, Gianluca voleva solo fondare un’etichetta discografica, io (Alberto) cercavo un modo per passare i pomeriggi con gli amici. Poi ci siamo conosciuti.
Usa tre aggettivi (e perchè) per descrivere “TRENITRENITRENI” e…
Magnifici, perché ce lo dicono a ogni concerto
Veloci, perché se ci impegniamo riusciamo a fare la scaletta in 20 minuti
Profumati, perché lanceremo presto il nostro brand di prodotti beauty per la Gen Z
Da un incontro o da uno scontro, tutto può essere ispirazione. Com’è nato il lavoro HOGAMANAY?
Ci piace molto Satispay, è un’app di cui parliamo spesso, poi c’è di mezzo un capodanno di Gianluca inenarrabile e le orrende commedie italiane dove c’è sempre qualcuno che urla in cucina, di fianco a una moca. Moca che, ci teniamo a precisare, recita molto meglio di tutti.
Il lavoro è accompagnato da un video?
Si è un video anche bello, questo:
lo abbiamo girato dalle 4 alle 8 del mattino e parla del nostro quartiere e di alcune tra le cose che ci piacciono: gli skate, i colori, i parchi.
Il lavoro fa parte di una serie di uscite che culminerà in un disco?
L’arte é una cosa seria, la lasciamo a chi la sa fare. La musica e’ una a buona occasione per fare festa e stare insieme in posti dove, generalmente, le persone sono molto fighe.
Quali sono le vostre influenze artistiche?
Fontaines DC, Idles, The Chats, 100Gecs, Dune Rats, Ramones.
Quali sono le vostre collaborazioni musicali?
Ricordo sempre con modestia che BB King ha chiuso un mio concerto, ed è successo veramente. A parte questo, la nostra squadra è composta da Julio Speziali, il nostro produttore, e dal giro della Moquette Records.
E la collaborazione nel lavoro in promozione?
Siamo abbastanza autarchici, a parte Julio facciamo tutto in casa.
Quali sono i contenuti che volete trasmettere attraverso la vostra arte?
Il messaggio è “chiamateci e facciamo una festa”.
Parliamo delle vostre pregiate esperienze di live, concerti e concorsi?
Venite a vederci il 18 settembre all’Ostello Bello di Como e il 9 ottobre al Battello Bisbino Bar di Tremezzina (Como)
Cosa ne pensate della scena musicale italiana? E cosa cambiereste/migliorereste?
Vieteremmo qualsiasi strumento elettronico, qualsiasi. A parte Myss Keta, lei può usarli. E introdurremmo nei programmi scolastici l’ascolto di Franco Battiato.
Oltre al lavoro in promozione quale altro singolo ci consigliate di ascoltare?
Beer on The Floor e I A.I. You. Il primo parla della nostra ex sala prove, il FLAM Studio di Milano. Il secondo parla di intelligenza artificiale e bitcoin, cose per noi molto fighe.
Come state vivendo da musicista e persona questo periodo del covid-19?
Tanti altri concerti in programma, stiamo scrivendo le canzoni per il prossimo mini-album. E poi ci stiamo organizzando per fare feste con un po’ di band che ci piacciono tanto, come Surf Cassette, Nove, Massi Lanciasassi, Motlow e tanti altri. Festa è la parola chiave.