Da “Sogni lucidi” a tutta la sua vita, giù la maschera per Chrisalide
Dicembre 5, 2024Straordinaria e interessante intervista oggi a Chrisalide, artista poliedrico che ci vizia e seduce con la sua arte. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro “Sogni lucidi”, condividiamo con felicità l’intervista a Chrisalide, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! In punta di piedi ma con la curiosità di un bambino entriamo nella musica e nella vita, Chrisalide si svelerà con quelle che sono le collaborazioni, fra le tante, quelle con Red&Blue, le esperienze, e i progetti futuri. Entriamo nel vivo dell’intervista e diamo un caloroso benvenuto a Chrisalide!
Com’è nata la tua passione per la musica?
La musica ha sempre fatto parte di me. Ricordo quando, da piccolo, mia madre mi cantava “Come saprei” di Giorgia e “Almeno tu nell’universo” di Mia Martini mentre spingeva il passeggino per farmi addormentare o quando, assieme a mio padre, era costretta a farmi vedere in tv i videoclip di Lady Gaga perché sennò non riuscivo a bere il latte dal biberon.
Tralasciando il flauto dolce, che penso quasi tutti abbiano suonato alle medie, che però posso dire di riuscire a suonare ad orecchio, ho iniziato davvero a capire che la musica non era solo una passione, ma quello che avrei voluto e che voglio tutt’ora fare nella vita, quando mi sono esibito per la prima volta davanti ad un pubblico, con la Band di Istituto del Liceo Scientifico che ho frequentato.
Poco dopo ho voluto prendere il tutto ancora più seriamente e così mi sono iscritto all’Istituto Musicale “Pietro Vinci” della mia città, ovvero Caltagirone, in provincia di Catania.
Il personaggio può essere una maschera, protettiva quando ci esibiamo. Calato il sipario, chi troviamo dietro Chrisalide e il suo personaggio?
Io cerco di far corrispondere il più possibile il mio “personaggio” Chrisalide con chi sono tutti i giorni, ovvero Christian. Quest’ultimo è una persona solare, estroversa, molto riflessiva e molto, se non troppo, precisa. Cerca sempre di pianificare tutto in modo che vada per il meglio, ma ovviamente non può sempre andare così.
L’importante però è risolvere sempre le situazioni affrontandole con positività.
Come descriveresti la nascita di “Sogni Lucidi”?
“Sogni Lucidi” nasce dall’esigenza di trasformare in musica ciò che ho provato in un periodo non bellissimo della mia vita. Penso che quasi tutti, come me, abbiano affrontato la fine di una relazione, ma l’importante è ovviamente superarla, ricordandoci che noi veniamo sempre prima degli altri.
Il testo della canzone rappresenta un’evoluzione di pensiero: mentre all’inizio si resta bloccati nei ricordi del passato (e da qui deriva proprio il titolo della canzone, dato che è come essere chiusi in un sogno ed esserne anche consapevoli, ma volerci comunque restare dentro), alla fine si capisce invece che è molto meglio tornare a vivere la vita presente e soprattutto vera.
Si sa che un’immagine vale più di mille parole, ma le note non sono da meno! Il lavoro è stato valorizzato da una clip?
Volevo realizzare un’immagine che descrivesse al meglio la metafora espressa dal
titolo e penso proprio di esserci riuscito.
Nella copertina il soggetto sono appunto io, seduto a gambe incrociate su un letto, con la testa all’interno di una nebulosa che la copre, rappresentando proprio questi sogni e ricordi in cui ero bloccato.
Successivamente, sempre grazie ad un grafico, ho fatto anche animare questa immagine in modo da ottenere una clip che in loop fa da sfondo alla canzone e ne valorizza l’ascolto.
Il lavoro sarà contenuto in un EP/Album?
Il mio piano è quello di pubblicare un secondo ed un terzo singolo che, assieme a “Sogni Lucidi” anticiperanno il mio primo EP, perché penso che per un vero e proprio Album sia ancora troppo presto. Nonostante stia già lavorando al secondo singolo, non ho ancora pianificato tutto il resto quindi non ho molte informazioni da darvi, ma non vedo l’ora di poterlo fare!
In salita o in discesa, i percorsi artistici si sviluppano sempre tra mille peripezie. Vuoi raccontarcele?
Penso che le peripezie migliori che possa raccontarvi sono proprio tutti i miei impegni. Sono una persona a cui non piace molto stare ferma, infatti cerco sempre qualcosa da fare. Le cose che, oltre alla musica, riempiono le mie giornate sono: recitare in uno spettacolo teatrale, essere uno dei referenti della Consulta Giovanile di Caltagirone ed essere uno dei membri del Comitato Organizzativo del Pride della mia città, che proprio noi abbiamo fatto nascere qui questa estate e che, ovviamente, porteremo avanti con una seconda edizione nel 2025 e si spera tante altre!
Penso che valorizzare e soprattutto fare evolvere il proprio territorio sia una cosa davvero importante ed è questo il modo in cui cerco di dare il mio contributo.
Quali sono le tue influenze artistiche?
Il genere che più di tutti mi ha sempre rappresentato è il Pop, sia italiano che internazionale, ma sto cercando di assorbire il più possibile le influenze di altri generi musicali, come R&B/Soul, Dance, Hip-Hop/Rap e anche un po’ di House, per poter trovare il mio personale e unico stile musicale, che mi rappresenti al 100%.
Parlando invece di artisti che mi hanno influenzato e che sono per me fonte di ispirazione, nominerei vocalmente Giorgia in Italia e Mariah Carey a livello internazionale, mentre, parlando del lato più stilistico e performativo, Elodie e Mahmood nel nostro Paese e Beyoncé e Ariana Grande internazionalmente. Avrei un elenco ben più lungo di artisti che ammiro e ascolto giornalmente, ma penso che non ci sarebbe lo spazio per scriverlo, quindi mi limiterò a questi pochi nomi.
Quali sono le tue collaborazioni musicali?
Purtroppo attualmente ho pubblicato solo “Sogni Lucidi”, quindi non ho ancora
collaborato con nessun artista, ma spero possa accadere in futuro. Colgo l’occasione per salutare il mio produttore Giovanni Orofino, in arte “Orofino”, che, non solo produce per altri, ma produce e pubblica anche la propria musica, quindi si potrebbe dire che una mezza collaborazione forse la ho già ed è proprio con lui.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Attraverso la mia musica voglio parlare di emozioni e sentimenti reali e soprattutto voglio trasmettere quello che le persone dicono di non riuscire ad esprimere a parole. Sarebbe bello se le mie canzoni fossero proprio ciò di cui si ha bisogno per immedesimarsi e sfogarsi in un particolare momento.
Ovviamente non voglio solo fare canzoni tristi, ma anche canzoni che trasmettano leggerezza e felicità e che la gente possa ascoltare senza una particolare esigenza.
Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi.
Fino ad ora mi sono esibito davvero in tante occasioni. Prima di tutto con la Band di Istituto, con l’Istituto Musicale, con la Consulta Giovanile e con il Pride.
Poi anche in diversi eventi organizzati sia dal mio comune che da altri sempre nella provincia di Catania ed infine in svariati concorsi, collezionando diversi primi posti, podi e premi di categoria.
Ci sono due esperienze in particolare che vorrei citare. La prima è la partecipazione, con la Band di Istituto, alla finale del GEF (Festival Mondiale di Creatività nella Scuola) che si è tenuta il 5 maggio 2023 sull’Ariston a Sanremo. Spesso ripenso al fatto che ho davvero messo i piedi su quel palco e non mi sembra quasi vero.
La seconda è invece la vittoria, sempre nel 2023, del Girovela Music Fest, in cui ho ottenuto la produzione e pubblicazione di un inedito. Questo capitolo si chiude il 18 ottobre 2024 proprio con “Sogni Lucidi”, pubblicato con la DMB Production e distribuito dalla Sony Music Italy.
Ci tengo a specificare però che la canzone non è stata prodotta dal produttore originale, che mi era stato assegnato col premio, ma appunto dal mio attuale produttore Orofino.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Penso che la scena musicale italiana sia davvero ricca di talenti. Si dice che la musica stia peggiorando rispetto ad una volta ma io non credo sia così. È normale che dopo molti anni ci sia un cambiamento, che ovviamente rispecchia il tipo di società in cui si vive, ed è quindi logico che gli artisti di oggi siano diversi da quelli di 50 anni fa.
Personalmente, ascolto sia quelli passati che quelli attuali perché è giusto non avere limiti e apprezzare la musica nella sua interezza. Quello che cerco e cercherò sempre di fare è, per l’appunto, prendere diversi elementi sia del passato che del presente, che sono ovviamente compatibili con la mia visione artistica, così da migliorarla sempre di più.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Sfortunatamente non posso consigliarvi nessun altro brano per ora, ma restate in attesa perché presto ci saranno novità!
Quali sono i tuoi programmi futuri?
Sicuramente mi concentrerò sul fare tanta nuova musica, per andare sempre più a fondo nella ricerca del mio suono e della mia scrittura e per accrescere così la mia consapevolezza su ciò che mi riesce meglio fare, cercando ovviamente di perfezionare anche il lato tecnico.
Vi ringrazio se avete letto fino a qui e spero che le mie parole abbiano suscitato in voi
sensazioni positive e, chissà, magari anche un po’ di ispirazione.
Buona Musica!