Da Calcolami a tutta la sua vita, giù la maschera per Lunanico

Da Calcolami a tutta la sua vita, giù la maschera per Lunanico

Maggio 2, 2024 0 Di master

Diamo oggi il benvenuto a Lunanico, artista poliedrico che sta raccogliendo ampi consensi sulle piattaforme digitali e non solo. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro Calcolami, leggiamo con senso di empatia l’intervista a Lunanico, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Avviciniamoci con garbo e curiosità al mondo musicale e personale, Lunanico si aprirà a noi con quelle che sono le collaborazioni, come ad esempio con Red&Blue, le esperienze, e i progetti futuri. Andiamo a capofitto a fondo e diamo un caloroso benvenuto a Lunanico!

Com’è nata tua la passione per la musica?

La mia passione per la musica nasce fin da bambino, i miei genitori mi raccontano spesso di quando, già all’età di 4-5 anni, in vacanza cantavo a squarciagola con un microfono in mano, in mezzo ai ristoranti.

La scrittura invece è arrivata a 15 anni, forse per un bisogno di sfogarsi, ho iniziato a scrivere il mio brano “Volerai” proprio a quell’età.

 

Il personaggio può essere una maschera, protettiva quando ci esibiamo. Calato il sipario, chi troviamo dietro Lunanico e il suo personaggio?

Troviamo la stessa persona che c’è dietro Lunanico, un po’ introversa, che cambia mood molto facilmente ma che adora sperimentare e mettersi in gioco ogni giorno. Una persona che odia la monotonia e fa di tutto per cercare di rendere ogni giorno unico.

 

Da un incontro o da uno scontro, tutto può essere ispirazione. Com’è nato il lavoro Calcolami?

È nato effettivamente come uno scontro di pensieri per la testa, ma si è tramutato nel tempo come un bel ricordo di un periodo della mia vita. Ho scritto questo brano nel 2021, inizialmente pieno di rabbia verso una persona che non mi calcolava e che sfortunatamente non provava gli stessi sentimenti che provavo io per lei, ma riascoltando questo brano adesso, dopo tre anni, devo dire che trovo tutto molto gioioso e con un pizzico di nostalgia di quanto ho passato.

 

E com’è nato il suo videoclip?

Il videoclip l’ho girato interamente a Capodanno 2020, poco prima del covid. Avevo deciso di voler visitare una città estera durante le vacanze natalizie e così sono partito con un gruppo di gente che non conoscevo alla volta di Tokyo, e il videoclip racchiude un po’ i momenti vissuti in quel periodo come una capsula del tempo che potrò riguardare anche in futuro.

 

È prevista l’uscita di un disco?

Prossimamente no, ma mai dire mai, sono sempre pieno di sorprese!

 

Studi, gavetta, sudore e soddisfazioni… vogliamo conoscere la tua storia, tutto il suo percorso!

Il mio percorso d’artista parte con l’uscita di “Volerai” nel 2020, che ha subito raggiunto un ottimo (ed inaspettato) successo a livello mediatico, nel frattempo ho fatto qualche esibizione live in Ticino, per poi arrivare nel 2021 a pubblicare “Non buttarti via” e a novembre scorso “futili” un brano molto intimo, divenuto anche colonna sonora del cortometraggio “Cinema Carver” del regista Alberto Barbi.

 

Quali sono le tue influenze artistiche?

Ho sempre adorato i cantautori italiani ed esteri, quindi artisti come Samuele Bersani, Daniele Silvestri, Jack Savoretti, etc.

 

Parlaci della collaborazione con Red&Blue nel lavoro in promozione.

Devo sicuramente ringraziare la Red&Blue di Marco Stanzani per il grande lavoro che ha fatto con me in questi anni, mi ha fatto conoscere un mondo musicale e mediatico che sto adorando ogni giorno che passa, e devo sicuramente ritenermi fortunato di avere queste opportunità!

 

Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?

Lunanico nasce con una doppia faccia, perché nella vita è giusto essere felici quanto essere tristi, bisogna trovare sempre un punto di bilanciamento che ci fa stare bene, e questo sicuramente lo trasmetto nella mia musica, ci saranno brani in futuro felici come anche brani tristi, è banale avere solamente un solo genere da seguire per tutta la propria carriera.

 

Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?

Ritengo la musica italiana odierna molto plasticosa. Si da molto importanza ad avere una strumentale potente, che può diventare anche virale sui social e si sta tralasciando la parte della scrittura, e lo trovo un grosso peccato.

 

Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?

Sicuramente “futili” essendo il brano più intimo scritto fino ad ora, e il primo ideato inizialmente da me al piano (poi arrangiato grazie a Pier Tarantino, un super musicista) divenuto poi colonna sonora del cortometraggio “Cinema Carver”, che vi consiglio di andare a guardare dato che ci sono anch’io nelle vesti attoriali!

 

Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?

Sicuramente il mio sogno più grande è quello di rappresentare la Svizzera all’Eurovision Song Contest, e forse ho anche la canzone giusta per farlo, chissà! 😊